OpenOffice, come modificare le sfumature

Volevo provare a simulare col Fontwork di OpenOffice l’effetto della stampa con lamina dorata a caldo.

Si tratta di quella tecnica che permette di realizzare delle scritte con un materiale lucente, simile all’oro, che aumenta il pregio del prodotto sul quale è applicata.

Non è questione di colore, ma di lucentezza. Spostando l’angolo della visuale sulla scritta, alcune parti delle lettere risultano luminose, mentre altre sono nere.

Chiaramente non è possibile realizzare con inchiostri normali lo stesso effetto, però è possibile evocarlo in qualche modo.

Si può fare con OpenOffice?

Proviamoci. 

 

Il punto di partenza è una scritta Fontwork.

Per inserirla in un documento basta cliccare sull’apposito pulsante nella barra degli strumenti Disegno (una A all’interno di una cornice).

Si apre un wizard con gli effetti standard. Io scelgo quello in cui si vede che le aste delle lettere sono colorate con una sfumatura che passa dal rosso, in alto, al giallo, in basso (Preferito 16).

Una volta inserita la scritta, ci clicco col destro e scelgo Area nel menù.

Si apre una finestra con le varie sfumature predefinite. Visto che non ne trovo una che faccia al caso mio, devo crearla da zero. Clicco quindi sulla scheda Sfumature.

Qui scelgo il tipo Assiale nel menu a discesa, dopodiché scelgo i due colori: nella casella Da ci metto il giallo, nella casella A ci metto il nero.

Regolando la voce Bordo posso rendere il passaggio da un colore all’altro più o meno brusco.

Se aumentiamo il valore nella casella Angolo rendiamo l’effetto un po’ più movimentato.

Scegliamo un nome per quest’effetto cliccando su Aggiungi (ad esempio Oro) e lo applichiamo alla scritta in questione.

A questo punto personalizziamo il Fontwork eliminando tutti quegli elementi che non ci servono. Cambiamo il font, scegliendone uno più elegante. Eliminiamo l’estrusione 3d delle lettere, se c’è, con l’apposito pulsante sulla barra Impostazioni 3d. Togliamo la linea di contorno nera, col menu che si trova sulla barra Proprietà Oggetto Di Disegno. (Queste barre compaiono in automatico quando si seleziona l’oggetto Fontwork). Raddrizziamo la scritta, cliccando su Forma Fontwork nella barra Fontwork e scegliendo quella rettangolare. Infine scriviamo la parola che ci interessa al posto di quella standard che è stata inserita dal software e sistemiamo le proporzioni. Dopodiché scegliamo un colore di sfondo che metta in risalto l’effetto.

Ovviamente il risultato che viene fuori non ha lo stesso fascino di una vera stampa in oro, però un po’ evoca il concetto.

Il passaggio da un colore all’altro va dosato in maniera diversa a seconda del font che si intende utilizzare. Un valore della casella Bordo che dà un effetto gradevole usando un certo carattere può dare un effetto improponibile usando un carattere diverso.

Comunque, una volta imparato il sistema si possono personalizzare i colori a piacimento, creando effetti sempre nuovi a seconda del messaggio che si vuole comunicare. 

 

Qui l'angolo del riflesso è impostato a 0 gradi.

Qui ho usato il Ballet, che è lo script meno trendy di tutta Google Fonts. Visto che i tratti sono sottili, bisogna aumentare di molto il valore del Bordo. Ma al di là del fatto se la forma delle lettere piace o non piace, comunque il font è inutilizzabile così com'è. Guardate i tratti orizzontali di F e t: è evidente che non sono stati fusi col resto della lettera. Quindi il software ci mette una trasparenza che non ci dovrebbe stare. Lo stesso effetto fastidioso compare qua e là anche nelle altre lettere. Nell'Edwardian Script che ho usato all'inizio l'unica incongruenza si viene a creare alla giunzione tra una lettera e l'altra, ma quasi non si nota. Questo bug del Ballet emerge soltanto quando si applicano gli effetti Fontwork, mentre nell'uso normale rimane nascosto.