Asset

Sulle banconote dei dollari statunitensi compaiono delle scritte in un carattere serif con molto contrasto che ha le lettere molto larghe. 

Da lì ha tratto ispirazione Riccardo De Franceschi per disegnare l’Asset, scaricabile gratuitamente da Google Fonts.

Sul sito mancano note biografiche, ma ci sono altri cinque font da scaricare, tutti display.

Anche su Identifont manca la biografia, ma almeno sono riportati i nomi di vari font riconducibili allo stesso autore, tra cui parecchi che fanno parte della famiglia Valnera (molti dei quali con le lettere in disordine per quanto riguarda l’asse che dovrebbe essere verticale) e vari Monte Stella (con pesi, larghezze e inclinazioni diverse).

Tra gli altri compare anche il Gravitas One, un altro serif largo con contrasto che potrebbe essere usato come alternativa all’Asset. Anche questo sta su Google Fonts, ma associato solo al nome di Sorkin Type.

Sul sito ufficiale De Franceschi racconta che proviene “dall’Italia del nord”, ma ha studiato a Reading, insegnando poi in vari istituti (Politecnico di Milano e Università di Venezia) prima di stabilirsi a Brixton, Londra, dove lavora per Dalton Maag.

Al momento il sito si apre con il Vampiro, un altro font che si scarica da Google.

Lo specimen contiene il testo di una canzone di Jannacci, M’han ciamaa. 

Su Google c’è scritto genericamente che il Vampiro è ispirato “alla tradizione italiana del ventesimo secolo di script monoline”.

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