Il peso della carta

Il peso della carta si misura in grammi per metro quadro.

Per le tipografie si tratta di un dato importante, perché bisogna scegliere tra varie qualità di carta a seconda dell’uso.

Per le riviste c’è bisogno di carta sottile, facile da sfogliare e destinata a durare poco. La carta dei manifesti deve essere meno flessibile, per evitare di danneggiarli mentre vengono maneggiati. La carta per le partecipazioni di matrimonio deve essere ancora più consistente, per dare valore all’oggetto in sé.

Sul web si trovano varie tabelle orientative che fanno capire quali sono i valori più comuni.

I fogli A4 per stampanti pesano sugli 80 grammi al metro quadro, la carta da lettera è sui 90-100, riviste e volantini sono tra i 100 e i 130, brochure e cataloghi sui 170 grammi, mentre per le copertine si arriva anche a 350 grammi al metro quadro, secondo il sito Ikonos

Altri siti forniscono cifre diverse. Minimegaprint scrive che per i giornali si usa carta da 35-55 grammi al metro quadro, mentre per le pagine interne delle riviste quella da 90. Biglietti da visita, cartelline portadocumenti, cartoline e opuscoli richiedono carta da anche 400 grammi al metro quadro.

Con un po’ di calcoli si può provare a valutare da soli il peso della carta che si ha a disposizione.

Prendo una risma di fogli A4. La peso su una bilancia da cucina. 2334 grammi. Sono 500 fogli, formato 0,21x0,297 (ho convertito la misura in metri). Questo significa circa 0,06 mq a foglio, 31,185 l’intera risma. Divido il peso in grammi per il totale dei metri quadri e il risultato è di 74,84 g/mq, non lontano dalla cifra che si trova sul web (80). In realtà nel peso era compresa anche la plastica della confezione, ma non mi interessava un risultato preciso, era solo per farmi un’idea.

Faccio lo stesso giochetto con una rivista di programmi tv. Pesa 92 grammi ed è composta di 148 pagine, ossia 37 fogli da 0,05 mq ciascuno. In totale tutta la carta della rivista occupa 2,07 mq, per cui il risultato sarebbe 44,25 g/mq. In effetti si tratta di fogli molto sottili, evidentemente più leggeri rispetto agli A4 per la stampante.

Anche qui il calcolo è molto approssimativo: la copertina è leggermente più pesante rispetto ai fogli interni, e le pagine centrali con le parole crociate sono in carta più spessa e ruvida. Insomma, sono tre grammature diverse, maggiori o minori rispetto al valore che ho calcolato io.

Prendo anche una Sacra Bibbia della Cei. Pesa 603 grammi totali, incluse le copertine in cartone che saranno da 80 grammi ciascuna. Le pagine interne sono 1284, e peserebbero, per esclusione, sui 443 grammi. Il formato di ogni pagina è 0,135 per 0,195 metri, quindi sono più di 33 metri quadri totali di carta (642 fogli). Facendo i calcoli vengono fuori 26 grammi al metro quadro, un valore bassissimo, che i siti web non hanno neanche preso in considerazione. In effetti si tratta di fogli sottilissimi: l’intero volume, escluse le copertine, è alto 35 mm, ossia ogni foglio sarebbe spesso 5 centesimi di millimetro.

Grammatura e spessore sono collegati, ma non in maniera univoca. Carta patinata e carta usomano con la stessa grammatura hanno spessori diversi.

Di solito le scelte vengono fatte sulla base della grammatura, e la misura dello spessore è secondaria. Comunque in casi particolari può essere tenuto in considerazione questo parametro, o altri, come al resa di spessore (il rapporto tra spessore e grammatura), che vengono riassunti in una sola pagina che si può trovare su Google.

La stessa pagina contiene anche formule per stimare la quantità di inchiostro necessaria per la stampa tenendo conto di fattori come la copertura media del grafismo. Si tratta di stime che sono importanti prima di eseguire un lavoro di stampa, e che non possono essere troppo accurate ma forniscono cifre solo a livello orientativo.

Ovviamente gli addetti ai lavori non possono affidarsi a questi rozzi calcoli. Per determinare la grammatura della carta hanno delle bilance digitali di estrema precisione, che eseguono in automatico i calcoli. Basta poggiare sul piatto un campione di una dimensione ben precisa, ad esempio 100 millimetri quadrati.

Ed esistono strumenti che tagliano al volo un campione di carta della dimensione richiesta.

In epoca pre-digitale si usavano delle belle bilance meccaniche composte da una lancetta collegata ad un corto braccio con un gancetto, dotate di una scala stampata su un quarto di circonferenza. Attaccando al gancetto il campione di carta della dimensione corretta, la lancetta andava a puntare la grammatura corrispondente.

Se non sbaglio potevano essere disponibili vari agganci, a seconda del peso del campione, per avere la possibilità di pesare anche grammature maggiori.

Le bilance di questo tipo sono semplici da usare, hanno bisogno di poca manutenzione, sono composte da pochi pezzi e non hanno bisogno di corrente. Oggi però si usano bilance digitali, che sono più comode e precise. Invece che cercare di distinguere i vari segmenti sulla scala graduata, si ottiene un numero esatto che si può leggere su un display, magari retroilluminato, e che la bilancia può anche inviare in automatico al computer. Senza contare la possibilità di programmare lo strumento per valori e unità di misura diversi. Su Google Shopping le bilance di questo tipo si trovano in vendita a circa 300 euro.

La pagina che abbiamo trovato su Google fornisce anche convenzioni per distinguere la carta dal cartoncino e dal cartone. La carta avrebbe una grammatura fino a 150 g/mq, il cartoncino fino a 300. I valori superiori riguardano il cartone.

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