La Q di Mursia

Tra gli anni Ottanta e i Novanta c’era una collana di narrativa edita da Mursia per le scuole medie, “Invito alla lettura”, caratterizzata dalla copertina incorniciata di giallo. Anche il dorso era giallo. I titoli erano in Bookman con alcune lettere, di solito la maiuscola iniziale, dotate di svolazzi (swashes). In prima pagina il titolo era in nero, sul dorso era in rosso.

Per il testo veniva usato un carattere dai tratti più spessi rispetto a quelli a cui siamo abituati.

Era forse in corpo 11, ma sembra di più, perché le lettere sono notevolmente più larghe rispetto a quelle del Times New Roman. 

 


 

Il dettaglio che mi colpisce ora è la lettera Q, caratterizzata da una coda molto corta. Non che la cosa mi stupisca particolarmente, solo che i siti di riconoscimento automatico dei font rimangono spiazzati da questo dettaglio, e non possono fare altro che restituire risultati con Q a coda lunga.

La cosa più vicina che ho trovato è il Life, che risale al 1964-65, disegnato da un certo W. Bilz per la Ludwig & Mayer. La versione di Adobe e Linotype dovrebbe risalire al 1988.

Insomma, proprio al periodo in cui uscì quella collana.

Ma la versione che si vede online è un po’ differente da quella che si vede su carta. In particolare, tute le fonderie che l’hanno digitalizzata hanno messo una grazia sul lato destro della gamba della R, mentre invece sui libri Mursia c’è una R dalla gamba sinuosa.

Sul web non si trova niente in proposito.

Per ora diciamo solo che la Q di Mursia ricorda quella del Life.

Identifont collega il nome di Bilz a due font soltanto: Life e Simoncini Garamond. Quest’ultimo è stato prodotto dalla fonderia italiana Simoncini ed è ancora usato sui libri di letteratura da molte case editrici.

Devroye ci dice qualcosa di più: Bilz si chiamava Wilhelm e lavorò sia per la Ludwig&Mayer che per Francesco Simoncini tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Del Life esistono vari revival con altri nomi. Scrive Devroye che il rinomato Garamond di Simoncini “non è la migliore versione del Garamond, a mio parere”.

Seguono vari specimen del Garamond, e uno delle minuscole del Life in cui si vede una a in cui l’estremità superiore termina allargandosi di poco, mantenendo i tratti laterali quasi paralleli, mentre sul libro di Mursia c’è una a con terminale a goccia.

Fonts In Use ha raccolto soltanto 4 segnalazioni del Life. Nelle immagini si vede ben poco. Comunque, si tratta del font di Simoncini più segnalato. Della fonderia bolognese restano ormai poche tracce anche sul web. 

Commenti

Post più popolari