L’inclinazione della A italica
Sul dorso di alcuni libri usciti qualche anno fa con Repubblica, in una collana dedicata ai romanzi dell’Ottocento, il titolo era scritto tutto in maiuscolo italico.
La lettera che si notava di più era la A, che era molto inclinata verso destra, tanto che l’asta di destra era pressoché verticale, nel senso di parallela all’asta principale della R successiva.
Secondo me un’inclinazione del genere è eccessiva.
In gran parte dei font moderni la lettera conserva una certa simmetria anche nella sua versione italica.
Tuttavia se andiamo a vedere il Garamond l’inclinazione è molto marcata.
Quello delle copertine in questione non è un Garamond, e lo si riconosce al volo dalla forma della R, oltre che da quella delle grazie.
Purtroppo sui moderni siti web un confronto tra i vari italici è abbastanza complicato. L’anteprima infatti mostra la versione regular del font, e non c’è modo di impostare le cose diversamente.
Su Google Fonts c’è uno strumento per dividere i font sulla base dell’inclinazione, ma sempre della versione regular. Per i normali serif è praticamente inutile.
Passando la lettera A al Font Moose le risposte sono Times New Roman (che non è visto che non ha le grazie bodoniane, e soprattuto inclina la A molto meno) e Walbaum (che non è, perché ha dei brevi tratti rettilinei sotto il tratto orizzontale della T).
Passandogli una parola, il sito arriva anche fino al Bodoni Seventytwo.
Il Matcherator di Font Squirrel mi indirizza verso Bodoni e Fournier. Peccato che il Fournier, nella versione della Monotype e della Adobe, non abbia la versione Bold.
Insomma, il carattere resta ancora da identificare. E resta da programmare un sito che sia in grado di mostrare in una sola pagina tutte le versione italiche dei caratteri a disposizione.
Commenti
Posta un commento