Pepita

Carlo Carfagna è un chitarrista italiano che ha composto vari brani per chitarra classica. In un video amatoriale che è stato caricato su Youtube con una delle sue musiche, si vede la copertina di un libro contenente note e diteggiatura, in vendita su Amazon, consigliato agli studenti di chitarra classica.

Titolo e nome dell’autore sono scritti a caratteri calligrafici a lettere separate. La lettera più caratteristica mi pare la f, che forma un occhiello solo sul tratto discendente, mentre in quello ascendente mostra qualche irregolarità.

Non sono molte le f con queste caratteristiche. Lo strumento di Identifont dedicato alle caratteristiche insolite ne raccoglie una novantina. Basta scorrere la lista per trovare quello che ci interessa: Pepita, disegnato da Imre Reiner nel 1959 e pubblicato oggi da Monotype e Linotype.

Sulla stessa copertina, i titoli delle canzoni sono scritti in un font molto diffuso e riconoscibile: il Brush Script. La T che sembra un 7 è facilmente identificabile. Coincidenza: anche il Brush Script compare nella stessa lista su Identifont. L’occhiello sul tratto superiore della f infatti è appena accennato, senza lasciare nessun buco all’interno. 

Sulla copertina del libro compaiono due f affiancate, nel titolo del brano Epitaffio.

Reiner era un ebreo ungherese che nacque nel 1900 e visse in Svizzera. Lavorò per la Bauer. Il Pepita è modellato sulla sua calligrafia, dice Identifont. Comunque esistono altri due font chiamati Reiner Hand e Reiner Script. Morì a Lugano all’età di 87 anni.

Tra i font che gli vengono attribuiti ci sono il Matura e il Matura Script Capitals, quest’ultimo famoso perché inclusi col software della Microsoft.

Ci troviamo poi varie versioni del Glamour, il blackletter Leather e l’elegante Stradivarius.

Fonts In Use ha ricevuto una sola segnalazione del Pepita, usato per un’insegna metallica a Berlino che è stata rimossa e di cui rimane il segno sul muro retrostante. 

Per quanto riguarda i font di Reiner, il più segnalato è il Corvinus a quota 26, seguito da Gotika, 5, Matura e Symphonie a 4.

Il Corvinus, risalente all’inizio degli anni Trenta, è quello su cui sono stati modellati Ltc Glamour e Skyline di Font Bureau.

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