Type High Day
Nei Paesi anglosassoni l’altezza dei caratteri in metallo era di 0.918 pollici (in realtà 0.9186, a voler essere precisi).
Non stiamo parlando del corpo del carattere, ossia dell’altezza del blocchetto metallico visto dalla parte delle lettere dell’alfabeto, ma dello spessore, diciamo, ossia la misura dalla base del blocchetto metallico fino alla parte in rilievo, quella che viene inchiostrata.
Qualche anno fa, prima del 2017, qualcuno ha pensato di istituire il Type High Day, il giorno dell’altezza dei caratteri. La data è stata fissata al 18 settembre, ossia 9-18, secondo la notazione americana che prevede di indicare prima il mese e poi il giorno.
Tre anni fa il responsabile dell’International Printing Museum (California), che è un tipo simpatico di cui abbiamo trovato già altri video su Youtube, ha dedicato un video ad alcune delle macchine in dotazione al museo proprio approfittando dell’occasione.
Una di queste macchine è impensabile: i rulli inchiostratori invece si muoversi su e giù come avviene sulle normali platine si muovono lungo un percorso circolare di 360 gradi.
Quasi circolare: ovviamente la forma con le lettere in rilievo è in piano, per cui questi rulli si trovano su vari segmenti snodati che permettono di allinearle di volta in volta ad una superficie piana o curva.
La macchina era fatta in maniera tale che il cilindro su cui veniva montata la forma piana poteva essere ruotato. In questo modo la forma poteva essere comodamente montata in orizzontale prima di essere spostata nella posizione di stampa, obliqua verso il basso.
La macchina si chiama Ruggles JobPress, ed è stata progettata nel 1850 da un certo Stephen Ruggles.
Tra le altre macchine che vengono mostrate nel video ce n’è una che veniva chiamata l’Alligatore. Invece di essere la platina ad andare verso il letto avveniva l’inverso. Non si sa quale è il motivo per questo cambio di prospettiva. Fatto sta che mentre con le normali macchine la mano dell’operatre tendeva a sfilarsi mentre la platina avanzava, con questo sistema invece era facile che la mano rimanesse schiacciata tra le due superfici. Era una macchina pericolosa e fece le sue vittime. Chi l’aveva comprata non vedeva l’ora di disfarsene.
Un’altra macchina ha un disco per l’inchiostratura quadrato. Girava di un quarto ad ogni passaggio dei rulli.
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