Airstream e Dymaxion
C’è su Font Squirrel un font che si chiama Airstream, attribuito a Nick’s Fonts.
Ha un aspetto familiare: non è altro che una versione del Gillies Gothic, disegnato nel 1935 da William S. Gillies.
La cosa strana è che non risulta tra quelli disegnati da Nick Curtis ed elencati da Devroye, né tra quelli che Nick vende su My Fonts.
Stranamente su Identifont tra i font simili al Gillies compare tutta roba che non c’entra niente. A parte Glastonbury e Boa Script, che hanno un aspetto calligrafico, il sito elenca: Atomatic, Beverley Sans Dt Extra Bold, Design Or Die, New York To Las Vegas, Windpower e Crillee Italic, che hanno forme stampatelle. Però sono obliqui, e questo basta al sistema automatico di catalogazione del sito basta per considerarli simili al Gillies.
Nella lista dei font di Nick’s Fonts su Font Squirrel noto anche il Dymaxion, un altro corsivo con lettere che si uniscono tra di loro con regolarità, grazie all’ultimo tratto orizzontale che poggia sulla linea di base. Un effetto usato per le marche di auto e frigoriferi negli anni Cinquanta. Mi ricorda molto il Raceway per certe soluzioni, disegnato da Leslie Cabarga nel 1995 sulla base di qualche scritta risalente addirittura agli anni Trenta. L’ispirazione è la stessa, la forma delle lettere è diversa. La a ha una parte che tende ad essere un triangolo. La o ha un lato aperto, il sinistro nel Raceway, il destro nel Dymaxion. Ma le maiuscole del Raceway sono più geometriche, quelle del Dymaxion più calligrafiche. Come pure i numeri.
Dymaxion poi ha una e a due piani.
Cabarga ha firmato anche il Magneto, incluso da Microsoft in Office, sempre basato sullo stesso immaginario.
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