Da un giornale del 1985
Titolo di giornale del 1985. Sans serif compresso. Invio al Matcherator di Fontsquirrel per cercare qualcosa di simile. Quattro risultati, il più vicino è il Rama Gothic Medium Heavy di Dharma Type. Gli altri sono i nerissimi (troppo) Tusker Grotesk 4800 Super, Monopol Black, più il Sunblock Pro Condensed Black in cui però le estremità delle aste non spuntano separatamente, in basso nella a e nella b, per esempio.
Tra i gratuiti, i risultati sono molti di più, ma vanno anche parecchio fuori strada.
Forse ci si avvicina un po’ l’Istinto Bold, di Lj Design Studios, su Fontzillion. E qualche font sporco, tra cui Journal Du Soir di Imagex.
Altrimenti troviamo lettere deformate, o comunque con tratti orizzontali in alto e in basso, mentre sul giornale le curve diventano rettilinee solo in verticale.
Il What The Font di My Fonts invece seleziona in cima alla lista Xheighter Condensed Bold, di TypeArt Foundry, Cg Triumvirate Compressed della Monotype e Swiss 911 Compressed della Bitstream. In tutti e tre, la r ha il tratto superiore che curva verso il basso e termina in verticale, mentre sul giornale veniva tagliato subito dopo l’inizio, restando puntato in avanti.
La stessa differenza riguarda anche molti dei font successivi, tra cui l’Helvetica Compressed della Linotype.
Il primo ad avere una r con tratto superiore tagliato verticalmente è l’Ol Newsbytes Bold, di Dennis Ortiz-Lopez.
Chiaro il riferimento ai quotidiani, nel nome, ma nessun approfondimento nella descrizione.
I primi risultati forniti dal Font Moose di Luc Devroye sono Compacta Sh Bold, di Scangraphic, British Inserat Mn di Mecanorma e Ff Good Headline Ot Xcond Ultra di FontFont.
Nei primi due ci sono tratti rettilinei orizzontali o quasi nelle lettere curve come la O. Il terzo ha delle C con estremità oblique.
Compilando il questionario di Identifont arrivo a 14 risultati, il più pertinente dei quali è l’Impact. Ma l’Impact è molto largo, al confronto.
Questo significa che per avere un risultato simile si può scaricare l’Anton, da Google Fonts, che è leggermente più stretto e ha maiuscole più alte. Così tanto che sono alte quasi quanto le maiuscole, più che sul giornale.
Purtroppo non si sa di quale quotidiano si tratta.
Titolo diviso in due righe, di cui la seconda più piccola della prima. Larghezza tre colonne, di cui una occupata da una fotografia in bianco e nero. Occhiello, sommario, articolo e didascalia sono in caratteri con grazie.
L’utente che ha postato la foto su Twitter ci ha messo anche un altro ritaglio dello stesso giorno, da un altro quotidiano. Qui anche il titolo era in caratteri serif, non particolarmente pesanti. Al massimo si usa un po’ di grassetto, per sommario e nome dell’autore.
Uno dei font della famiglia Helvetica è un’alternativa all’Impact con più spazio bianco all’interno: si chiama Helvetica Inserat. Le differenze più evidenti riguardano la Q e il 4.
A dire la verità esiste anche un Neue Helvetica 89 Compressed Heavy, pressoché sconosciuto, nel quale il contorno di lettere come la O non diventa mai completamente verticale, ma resta sempre leggermente curvo. Il tratto superiore della r però punta in avanti.
L’unico Helvetica Compressed conosciuto da Identifont porta la firma di Matthew Carter, Adobe e Linotype, ma l’anno dichiarato è il 1966. Simile all’Anzeigen Grotesk venduto dalla Haas nel 1943. Ed entrambi hanno una r col tratto superiore che punta verso il basso.
In passato i senza grazie venivano chiamati in Italia lineari o bastoni. Oggi la terminologia italiana cade un po’ nel dimenticatoio, visto che ci si rifornisce di font su siti anglofoni.
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