Il kerning nei caratteri in legno

La scorsa primavera Frank Romano, presidente del Museo della Stampa che si trova in Massachusetts ha dedicato un video al kerning ai tempi dei caratteri in legno e della fotocomposizione.

In mano aveva un carattere in legno con una grossa Y in rilievo, al quale era stato segato un rettangolo in basso a destra. Questo perché era l’unico modo per avvicinare la lettera alla precedente. Oggi il kerning avviene in automatico: ogni font digitale contiene le informazioni su quanto le due lettere si devono avvicinare quando sono consecutive. All’epoca invece bisognava per forza rimuovere un pezzo del carattere (lo spazio vuoto), che ovviamente non poteva essere ripristinato.

La seconda parte del video (molto frettoloso, appena tre minuti) si sofferma invece sul Photo Typositor 3100, una macchina per la fotocomposizione che Romano ha utilizzato, ai suoi tempi, e che permetteva di gestire lo spazio tra le lettere in una maniera che prima era impensabile. 

Una pagina piena di foto di caratteri in legno con gli angoli tagliati si può vedere sul sito StarshapedPress.

Il testo spiega le operazioni nel dettaglio. In particolare, uno degli esempi riguarda la parola avail scritta tutta in maiuscolo. Lì il problema è che la I e la L sono troppo vicine tra di loro. Per questo, dopo avere crenato le A e la V, è stato necessario aggiungere dello spazio vuoto tra le altre due lettere, in maniera tale da avere una spaziatura più ragionevole.

Notare che si tratta di un font composto solo di lettere maiuscole, nel quale la grandezza del corpo è pari all’altezza della lettera.

Quando si usa un font digitale per fare delle scritte display, spesso ci si accorge che c’è troppo spazio tra una riga e l’altra e bisogna ridurre l’interlinea. Questo perché sotto le maiuscole di un normale font è comunque presente lo spazio per eventuali tratti discendenti delle minuscole. Inutile lasciare quello spazio vuoto anche nei caratteri in legno composti solo di maiuscole. Sarebbe stato necessario segarlo ogni volta. Molto più comodo comporre le parole di ogni riga e aggiungere poi lo spazio vuoto necessario tra una riga e l’altra (nelle foto si vede che basta una bacchetta di legno).

Tutte le lettere raccolte nella fotografia all’inizio dell’articolo sono alte quanto il corpo. Tranne una: la e, che ha dello spazio vuoto sopra... ma non sotto!

Qualche anno fa Erik Spiekermann aveva raccontato che per realizzare uno dei suoi poster aveva dovuto crenare varie lettere: P, A e Y, L e V per le parole “solve” e “pay” (tutte in maiuscolo).

Sul suo sito c’è la foto del poster, ma purtroppo non la foto dei caratteri in legno crenati. 

In tutti questi esempi ad essere tagliata via è la parte del carattere che non è destinata a stampare. Tutti i tratti in rilievo restano poggiati sulla propria base. Nei caratteri in metallo invece si poteva fare in modo che uno dei tratti della lettera si protendesse oltre la propria base, andando ad appoggiarsi sulla base della lettera adiacente. Purché non ci fossero tratti in rilievo.

Un disegno di come erano fatti i caratteri crenati in metallo è inserito nella pagina di Wikipedia in inglese dedicata al kerning.

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