Inconsolata

Il Roboto è la star di Google Fonts anche nel settore monospace. Risulta essere il più trendy della categoria. Al secondo posto oggi c’è l’Inconsolata di Raph Levien.

Il nome è un po’ scoraggiante, ma il fatto è che nasce in risposta al Consolas, uno dei caratteri di sistema di Microsoft Windows.

È il primo (e finora unico) carattere realizzato da Levien, usando FontForge. Dell’autore il sito non fornisce nessuna biografia.

Dall’anteprima si vede che quattro righe di Inconsolata occupano poco più di tre righe di Roboto Mono, in altezza. Anche il terzo della lista, Source Code Pro di Paul D. Hunt, occupa parecchio spazio in altezza.

Identifont cataloga solo tre differenze tra Roboto Mono e Inconsolata. Solo nel secondo c’è un tratto verticale continuo nel simbolo del dollaro, una g a due piani, una J con grazia slab all’estremità superiore. Altre scelte sono simili, tra cui quella di avere uno 0 barrato. I font monospace vengono usati tra l’altro dai programmatori, in contesti nei quali è importante non confondere un carattere con un altro, pena il mancato funzionamento del programma.

Altre differenze, anche se non vengono catalogate dal sito, balzano subito all’occhio. La C del Roboto è molto più in stile Helvetica per quanto riguarda i terminali. I vertici della W e della A sono più appuntiti nell’Inconsolata. Il tratto discendente di j e y curva all’insù, in quest’ultimo font, così come quello ascendente della f curva all’ingiù, come il tratto superiore del 6.

Il punto esclamativo dell’Inconsolata è arrotondato.

Infine la Q, che è una delle lettere su cui mi baso maggiormente per distinguere un font dall’altro: Nel Roboto Mono ha una coda obliqua, nell’Inconsolata ha una coda incurvata, che parte dirigendosi in basso e curva verso destra. 

Il sito elenca tre differenze anche tra Consolas e Inconsolata. Stavolta si tratta della K, dove i due tratti obliqui nel Consolas si incontrano in corrispondenza dell’asta verticale; della M, che nel Consolas ha i fianchi divergenti; e di nuovo della J, dove stavolta c’è una grazia anche nel Consolas, solo che si dirige solo verso sinistra, ma non adestra.

Molte altre differrenze si notano ad occhio. Tra le altre, c’è il fatto che lettere come C, S, c, ed e restano molto aperte.

Anche nel Consolas la Q ha la coda curva, ma termina all’insù anziché in orizzontale. 

Il sito nonn fornisce nessuna biografia di Levien. I font attribuiti a lui al momento sono soltanto due: l’altro è la versione Bold dell’Inconsolata.

Un link porta ad un account Twitter, che però risulta inesistente.

Devroye riporta tantissime informazioni a proposito di Levien, presentandolo come un guru del settore ed elencando numerosi suoi progetti, anche nel settore tipografico. Levien lavora per Google e ha un blog dedicato ai software free e open.

Di recente ha scritto un post al mese. L’ultimo risale all’inizio di gennaio.

Tra le cose di cui si è occupato l’anno scorso, c’è anche il rendering delle curve dei caratteri tipografici. Ovviamente quello che scrive è incomprensibile ai più (ossia a noi che non siamo programmatori).

Un link interessante è quello che permette di scaricare gratuitamente il suo font Museum, basato sul classico Centaur.

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