Fontwise
Su Wikipedia in italiano viene dedicata solo una riga a Fontwise, l’ultima dell’articolo relativo alla Monotype Corporation.
Si tratta di un software lanciato “a inizio 2000” e che serve “per controllare la presenza sui pc desktop di font licenziati e non licenziati”.
L’edizione in inglese dell’enciclopedia dice che il lancio è avvenuto nel 2003, e specifica che i caratteri senza licenza “non sono necessariamente illegali”.
Sul sito di Devroye c’è un articolo a sé dedicato al software, di una decina di righe.
Non si dice nulla del funzionamento del software, ma si intuisce dai toni che c’è qualche acre polemica di sottofondo.
Il sito cita “the infamous FAST police” e ladri di caratteri ben noti: “Agfa ripped off a Zapf design” (dove Agfa è l’azienda proprietaria di Monotype).
Di cosa sta parlando lo sa solo lui. Difficile trovare qualcosa di collegato alla parola FAST relativamente ai caratteri tipografici sul web.
E poi: chi usa Fontwise e come?
I dettagli, se ci sono, saranno sparsi in posti irraggiungibili per gran parte degli utenti.
Idem per il font che Agfa avrebbe “strappato” a Zapf.
Wikipedia in inglese linkava un articolo di Business Wire che parlava di Fontwise, “la prima soluzione al mondo per la gestione delle licenze dei caratteri”, che però al momento restituisce un errore 404 – pagina non trovata.
In un pdf diffuso dalla Monotype sul web si dice che Fontwise serve a “identificare accuratamente i font in uso su una rete”. Evidentemente per tutelare i diritti del proprietario della licenza.
La Monotype è un colosso della
tipografia mondiale. Ha acquisito molti dei suoi concorrenti, tra cui
Linotype, Itc e Bitstream. Negli ultimi tre anni anche Urw e Hoefler
& Co. È inoltre proprietaria dal 2014 di Fontshop, il più
importante rivenditore di font digitali.
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