Stampa con platina Boston
Un video che mostra il funzionamento di una pressa tipografica da banco a platina Boston è stato caricato su Youtube dal Museo della Stampa e Stampa d’Arte di Lodi.
Senza parole, con musica di pianoforte di sottofondo. Qualche didascalia ogni tanto.
La pressa aveva un piatto rotante in alto su cui andava steso l’inchiostro. L’inchiostratura della forma era automatica, bastava tirare verso il basso, a mano, una leva posta sulla sinistra. Il movimento ruotava di una frazione di giro il piatto con l’inchiostro. Quindi, dopo aver messo un po’ d’inchiostro in vari punti del piatto, bastava tirare giù la leva parecchie volte a vuoto per ottenere l’inchiostratura uniforme del disco e dei rulli.
Solo a questo punto veniva montata nell’apposito alloggiamento la forma, che qui viene chiamata matrice. Per la stampa dei testi, questa era composta di caratteri mobili, mentre in questo caso si vede un disegno in rilievo in stile antico.
Le platine si usavano per le stampe in piccolo formato (a differenza delle pianocilindriche e delle rotative). Quelle più efficienti avevano un meccanismo a pedale: l’operatore la manteneva in funzione schiacciando ritmicamente un pedale, avendo così le mani libere. Con una toglieva il foglio già stampato, con l’altra metteva quello da stampare. Le operazioni si svolgevano con grande velocità (a seconda della bravura dell’operatore). In seguito il pedale venne sostituito con un motore elettrico e le operazioni di spostamento dei fogli venivano eseguite grazie a un compressore che li aspirava. A quel punto l’operatore non doveva fare più niente, a parte caricare carta e inchiostro, tenere d’occhio il contatore e verificare che non ci fossero intoppi.
Con la Boston invece una delle mani dell’operatore deve azionare la leva, quindi è ovvio che deve esserci una pausa tra una stampa e l’altra. Evidentemente era usata per basse tirature, altrimenti ci sarebbe voluto troppo tempo.
Il video dura meno di due minuti.
Viene mostrata la stampa di un foglio soltanto, quindi non ci si può fare un’idea di quanti fogli l’ora si potessero ottenere.
La pressa che si vede nel video sarebbe stata fabbricata nel 1920.
La foto di una Boston esposta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano si può vedere sul sito Lombardia Beni Culturali.
Il sito però fornisce date di almeno vent’anni precedenti (gli ultimi due decenni dell’Ottocento, circa).
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