Suffragette
Il font in evidenza sulla pagina tipografica dello studio Mucca al momento è il Suffragette, un all-caps rétro con medio contrasto ed estremità a volte scampanate. Una via di mezzo tra un sans e un serif.
Una caratteristica che noto al volo è il numero 2, in cui la parte superiore forma un cerchio chiuso. In pratica è un 9 a cui è stato aggiunto un trattino orizzontale in basso. Una forma che mi è già capitato di vedere altrove, in varie foto d’epoca.
Il progetto è nato per il branding dell’Hermitage Hotel di Nashville, ed è in linea con l’artchitettura dell’albergo.
Identifont ancora non lo conosce.
Fonts In Use sì, e ha anche pubblicato una serie di scatti dell’hotel, con tanto di logo, insegna sulla facciata e il materiale tipografico prodotto: buste, scatole, biglietti, carta da lettere, nastri eccetera (perfino un ombrello).
Il colore scelto è scuro su fondo giallo brillante (ma i colori possono anche essere invertiti), mentre sul sito viene presentato in azzurrino su fondo viola.
Le segnalazioni di Mucca su Fonts In Use sono soltanto quattro: Liminal, NoExit e Saraghina, oltre a Suffragette.
Tra i designer del Suffragette il sito indica anche un nome italiano: Matteo Bologna. Il link porta a un errore 404 (pagina non trovata). Identifont non conosce il nome di questo autore.
Devroye racconta che Matteo Bologna dirige Muccatype, la sezione tipografica di Mucca Design di New York.
Dopo gli specimen, il sito mostra anche una sua foto con baffi e pizzetto.
Il Suffragette è acquistabile anche su My Fonts insieme ad altri due progetti dello stesso autore: NoExit (sans serif con parecchi tratti rettilinei) e Sportivo.
Quest’ultimo è un serif rétro con forte contrasto. La descrizione è incentrata sui concetti di sport e velocità. Tra i tag troviamo anche artdeco e didone. Una particolarità è che viene fornito anche in versione Reverse, dove le lettere sono inclinate verso sinistra anziché verso destra come nell’italico.
Il motivo è che normalmente nelle auto da corsa, specie americane, i numeri sulla fiancata vengono inclinati da una parte e dall’altra per evocare un senso di dinamicità e di velocità.
Per riprodurre la sensazione che si prova in fase di accelerazione, quando la testa viene tirata indietro rispetto al corpo, si può usare sulla fiancata sinistra il normale italico e sulla destra la versione reverse. (Sul sito della Cnn si possono vedere entrambe le fiancate di un’auto decorata in questo modo).
In alternativa, per evocare la grinta e lo sforzo dell’atleta che si tende in avanti, si può fare la scelta inversa, usando l’italico sulla fiancata sinistra e il reverse su quella destra.
Tuttavia mi sembra che per molti team la cosa sia indifferente, per cui usano la stessa versione del font per entrambe le fiancate (e anche sul tettuccio) ottenendo effetti opposti a seconda del lato osservato.
Nelle corse automobilistiche italiane le scelte che riguardano i numeri di gara sono molto meno esuberanti: spesso troviamo font standard ad asse verticale, quando non c’è direttamente l’adesivo fornito dall’organizzazione in cui tanto il carattere quanto i colori non sono modificabili dal singolo concorrente.
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