Fragment Core

Nella categoria Macchina Per Scrivere di Dafont i tre font più scaricati oggi sono il Jmh Typewriter di Jore Moron, il Mom’s Typewriter di Christoph Mueller e l’Another Typewriter di Johan Holmdahl.

Tutti e tre cercano di riprodurre le imperfezioni che si ottenevano battendo i testi a macchina, con effetti diversi. Nel terzo le linee sono un po’ arrotondate, nel primo i contorni sono più frastagliati, nel secondo ci stanno puntini neri che ricordano più una scannerizzazione convertita in bianco e nero.

Nell’ambito dello stile typewriter, la forma delle lettere cambia a seconda delle sensibilità. Per dire: nei font di Mueller e Holmdahl la W ha tre punte con grazie in alto, mentre in quello di Moron le punte graziate sono solo due, mentre il vertice centrale resta a mezza altezza. Come pure, in questo font la Q ha una coda solo esterna (e graziata!), mentre negli altri due ha la consueta coda sinusoidale, mezza all’interno e mezza all’esterno (nel Mom’s Typewriter l’inchiostro riempie totalmente lo spazio tra coda e resto della lettera, all’interno, ma anche all’esterno).

Al quarto posto però troviamo il Fragment Core,di Sugargliderz, che è un po’ particolare. Non somiglia affatto ai precedenti. È uno slab monoline sottile, dalle forme perfette, nel senso che non ci sono imperfezioni dovute alla battitura.

Per giunta non à un monospace, come è nell’immaginario collettivo a proposito delle macchine da scrivere.

Certo, alcuni dei principali font di questa categoria non sono monospace, ma cercano di non farsene accorgere. Più o meno le lettere hanno tutte la stessa larghezza. Nel Fragment Core invece la W è palesemente più larga di tre I messe insieme.

Comunque, dallo specimen che si vede sul sito, effettivamente l’aspetto di una pagina riempita di testo ha l’aspetto typewriter. Il trattino orizzontale è leggermente in salita, e questo contribuisce a dare alla pagina un aspetto un po’ irregolare. Del resto le lettere non hanno nemmeno una forma troppo armoniosa secondo gli standard tradizionali.

La fonderia è giapponese, quindi ci si può anche aspettare che abbiano con le lettere latine un rapporto diverso rispetto al nostro.

Non viene fornita nessuna informazione sulle possibili fonti di ispirazione. Le ultime macchine da scrivere avevano dei meccanismi che permettevano di avere lettere più larghe e lettere più strette, ma è anche probabile che l’ispirazione non sia venuta da un modello preciso di carattere, ma da un’idea generale.

Sul sito ufficiale della fonderia si possono vedere anche molti altri progetti. Tra cui un altro typewriter, il Puchiflit. Il Cuneiform riproduce le lettere latine come un insieme di cunei, in maniera tale che a prima vista un testo sembra tratto dalle antiche tavolette sumere. Il cuneiforme è una delle più antiche scritture conosciute. La forma caratteristica dei suoi glifi è dovuta al fatto che i tratti venivano impressi nell’argilla morbida premendoci sopra l’angolo di una bacchetta. Una volta cotta l’argilla, il testo non era più modificabile.

Anche questo può essere scaricato in versione 100% gratis su Dafont.

Un progetto curioso è il Longhaultrucker Logo, che permette di realizzare una scritta sulla fiancata di un camion disegnato, di lunghezza qualsiasi.

Le lettere sono in bianco su fondo nero, disponibili in varie versioni: sulla motrice, sul rimorchio in corrispondenza della ruota, su rimorchio senza ruota.

In più sono disponibili altri caratteri per aggiungere in coda al camion il tubo di scappamento, lo sbuffo di fumo, i segni della velocità.

Chiaramente bastano poche nozioni di grafica per ottenere lo stesso effetto con qualunque tipo di font non specifico, ma l’idea è carina.

Questo non è gratuito, può essere acquistato su varie piattaforme, tra cui My Fonts.

I nomi dei vari font sono scritti sul sito ufficiale in un handwriting, scelta insolita, ovviamente della stessa fonderia: è il Du, disponibile a pagamento.

Un altro handwriting invece è stato diffuso con licenza gratuita, ma con scarso successo: è il Proto Uncertain, dal nome non troppo incoraggiante, scaricabile da Dafont.

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