Khand

Il sito americano Counterpunch.org usa in alcuni riquadri il font Khand, un sans serif stretto che attinge direttamente da Google Fonts.

A produrlo è stata la Indian Type Foundry.

La componente latina è stata disegnata da Satya Rajpurohit, quella devanagari da Sanchit Sawaria e Jyotish Sonowal.

Rajpurohit è uno dei fondatori della fonderia indiana. Su Identifont ci sono parecchie note biografiche e vari font disegnati da lui, sans serif tradizionali in gran parte. C’è anche una foto che lo ritrae a lavoro, con carta e penna.

Per gli articoli, il sito americano attinge ancora a Google Fonts, usando il Source Serif, ma per i titoli no. In questo caso viene usato il Minion Pro Condensed, attinto da Typekit, cioè da Adobe Fonts. 

La Indian Type Foundry ha meno di una ventina di lavori caricati su Google Fonts, tra cui il più trendy secondo il sito è il Poppins. Un altro sans serif stretto è il Teko, più pesante del Khand e dalle forme più chiuse.

In fondo alla lista invece troviamo il Kumar One e la sua versione outline, un display serif con forte contrasto e composto solo di tratti rettilinei

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