Lutetia

Lutetia è il nome che i romani davano a quella città che oggi si chiama Parigi.

È anche il nome di un font disegnato da Jan van Krimpen e pubblicato da Enschedé nel 1925.

Ralph M. Unger ne ha realizzato un revival nel 2014, chiamandolo Lutetia nova.

È un serif con la e dal trattino in salita, alla veneziana, anche se nel 1928 ne è stata realizzata una versione con trattino orizzontale da parte di un istituto di Pittsburgh.

Fonts In Use ha raccolto una sola segnalazione del Lutetia, per un libro in tedesco del 1943.

Ancora nulla per quanto riguarda il Lutetia Nova.

Il sito segnala tra i caratteri simili Blado e Romulus. Il primo è stato disegnato nel Cinquecento da Ludovico degli Arrighi, e usato da Antonio Blado, da cui il nome della versione moderna realizzata sotto la supervisione di Stanley Morison.

Identifont invece mette in relazione il Lutetia con Garamond Fb Display, Vanijck, Centaur, Custodia, Venetian 301, Roos Display, Roos, Romaine, Dtl Vanden Keere e Albertan.

Il Centaur è molto conosciuto perché incluso col software Microsoft.

Disegnato da Bruce Rogers nel 1914 per il Metropolitan Museum, solo per i titoli, e in seguito adattato anche per i testi.

“Centaur è ciò che è conosciuto come carattere veneziano, caratterizzato da asse della o obliquo, contrasto minimo tra tratti spessi e sottili, trattino obliquo nella e e grazie pesanti”, dice il sito di Microsoft.

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