Poseidon
Astigmatic One Eye Typographic Institute è un nome che ho già sentito, anche se su Dafont ha caricato solo 39 caratteri, di cui nessuno mi risulta familiare.
Quelli che mi attirano di più sono il Transponder Aoe, basato su un display digitale a 16 segmenti; il Gotic Aoe, basato sulle lettere dell’alfabeto usate dai goti (che non c’entrano niente con lo stile gotico dell’alfabeto latino); e il Futhark Aoe, semplici rune germaniche.
Il numero totale di download supera i quattro milioni e mezzo, ma la situazione è abbastanza tranquilla in questo periodo. Ieri davanti al Rocky (che gocciola sangue o inchiostro) e al Nightmare (lettere dai contorni irregolari disegnati a mano), entrambi catalogati come Fantasia/Horror, troviamo il Poseidon Aoe, catalogato in Stranieri/Romano,Greco, con soli 59 download.
Che non è né romano né greco, sono semplicemente lettere tracciate a mano, con parecchi tratti a spicchio di luna.
La lettera più curiosa è la W, che effettivamente ricorda la lettera greca Psi.
Tra i font commerciali ne esiste un altro che si chiama Poseidon, disegnato da Adrian Williams nel 1987 per Club Type.
Un serif dalle lettere irregolari. Identifont lo conosce ma non lo ha catalogato insieme ai caratteri simili.
In vetta alla categoria Stranieri/Romano,Greco ieri c’erano l’Augustus, autore sconosciuto, al terzo posto (lapidario serif di sole maiuscole) dietro al Dalek Pinpoint di K-Type (dai tratti rettilinei come le rune, o come le lettere greche appunto quando venivano incise nella pietra) e il Roman Sd di Steve Deffeyes al primo posto (un romano serif tracciato a inchiostro).
Il meno scaricato di Astigmatic è il Microbe, un brutto font composto di pallini neri collegati da segmenti e circondati da un contorno comstock.
L’ultimo della sezione Romano,Greco invece è l’Edge To Edge, di Ilham Hutomo, che è composto di soli tratti rettilinei, come le antiche lettere greche, ma ha anche le minuscole, latine come le maiuscole, che all’epoca non c’erano.
Ovviamente lettere nello stile di questo font o meglio del Dalek Pinpoint sono inutilizzabili in gran parte dei casi, ma c’è qualche uso possibile, nel packaging e in pubblicità. Un esempio che mi viene in mente è quello dei Plumcake Kinder, che siccome contengono “yogurt alla greca hanno sulla confezione lettere composte solo di tratti rettilinei (con E a punta, composta solo da tre tratti). Solo maiuscole, ovviamente, con l’aggiunta di qualche decorazione tipo labirinto per evocare ancora di più l’idea.
Una scelta che non è scontata neanche per i prodotti direttamente ispirati alla Grecia: i biscotti Atene Doria per esempio hanno il nome scritto in caratteri serif romani, sole maiuscole, con uno slogan in corsivo calligrafico, nonostante le decorazioni geometriche ripetitive sulla confezione e sul biscotto stesso.
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