Dalla preistoria al Quattrocento
Il sito Prepressure ha dedicato varie pagine alla storia della stampa. Molto interessanti non soltanto perché mettono le informazioni in ordine cronologico, ma anche perché contengono parecchie immagini che consentono di seguire l’evoluzione delle tecniche e delle apparecchiature fino ai giorni nostri.
Un capitolo è dedicato a tutto quello che è successo dalla preistoria fino al 1399, che in effetti sembra abbastanza strano visto che la tipografia è stata inventata solo a metà del Quattrocento. Ma, a parte il fatto che tecniche simili erano già state sperimentate in Oriente, comunque bisogna tenere conto che questa tecnica si inserisce in un contesto che aveva avuto una lunga evoluzione, dall’invenzione della scrittura a quella della carta e all’elaborazione della forma libro.
Il primo evento a trovare posto nella cronologia di Prepressure risale a prima del 3000 avanti Cristo, quando in Mesopotamia si usavano sigilli cilindrici per imprimere immagini in rilievo sulla creta molle. In Cina e Egitto qualcuno avrebbe usato qualche piccolo timbro per decorare i tessuti.
Risalirebbero alla seconda parte del terzo millennio avanti Cristo delle lastre con caratteri e disegni incisi che potrebbero essere state usate per stampare. Il loro uso però è ancora sotto indagine da parte degli storici.
Al 1900 avanti Cristo risale il più antico manoscritto conosciuto su papiro, proveniente dall’Egitto.
Nel 594 i cinesi usavano qualche tecnica di stampa per decorare i tessuti, e anche civiltà precolombiane in America avrebbero sperimentato tecniche simili prima dell’arrivo dei conquistatori.
Al 131 avanti Cristo viene fissata la nascita dei quotidiani, in realtà gli Acta Diurna pubblicati all’epoca dell’impero romano. Nello stesso secolo venne inventata la pergamena. L’invenzione della carta risale al secondo secolo dopo Cristo, ma per centinaia di anni rimase limitata alla Cina. All’epoca si usavano fibre di bambù e corteccia di gelso.
I più antichi libri rilegati conosciuti risalirebbero al terzo o quarto secolo.
Al settimo secolo risale il più antico libro europeo, il vangelo di San Giovanni in latino, ancora esistente perché recuperato dalla tomba di San Cuthbert.
Nell’ottavo secolo gli arabi impararono a produrre carta.
Nel nono secolo i cinesi stamparono il primo libro della storia, usando non i caratteri mobili ma incisioni su legno.
Sempre i cinesi inventarono la serigrafia nel decimo secolo.
Nel decimo secolo ancora loro inventano i caratteri mobili, usando la creta anziché il metallo come fece in seguito Gutenberg. Si trattava di un materiale troppo deperibile per le grandi tirature.
Nello stesso secolo i cinesi avevano già inventato le banconote.
Nel dodicesimo secolo la produzione della carta arriva in Europa, in Spagna per la precisione.
Nel tredicesimo secolo gli italiani inventano la filigrana, nelle cartiere di Fabriano.
L’ultimo evento segnalato in questa sezione riguarda l’uso di caratteri in metallo (probabilmente bronzo) in Corea nel 1377. Del libro stampato con questa tecnica ne sopravvive una sola copia, conservata alla Libreria Nazionale francese.
I caratteri che si vedono nella foto non somigliano a quelli coreani moderni, ma sono quelli cinesi.
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