Quando sono nati i sans serif?
È risaputo che il primo sans serif a comparire in un catalogo fu il Two Lines English Egyptian, creato nel 1816 nella fonderia di William Caslon IV. Il nome “Two Lines English” si riferisce alla dimensione (english corrisponde circa al corpo 14, due linee vuol dire il doppio), mentre egyptian era una parola che indicava i caratteri che non rispettavano le regole tradizionali, per un motivo o per l’altro. Era un’epoca in cui non si usavano né i punti tipografici né i nomi commerciali per i singoli caratteri.
Il font di Caslone era composto soltanto di maiuscole.
In realtà qualcuno fa notare che i sans serif sono più antichi rispetto ai serif, visto che sulle antiche iscrizioni italiche, greche, fenicie, le lettere venivano tracciate (incise) soltanto nelle loro linee essenziali. Le grazie furono un’invenzione degli antichi romani. Ma dal punto di vista tipografico i caratteri romani erano per forza serif e venivano utilizzati ovunque, nei testi dei libri come sui frontespizi e nei manifesti, in combinazione con gli altri soli due stili esistenti di lettere latine, il gotico e il corsivo italico.
Ma il sito Design History fa notare che prima che Caslon lanciasse la sua versione tipografica dei sans serif, qualcuno li utilizzò in architettura, sulle facciate dei palazzi, già alla fine del Settecento.
Il primo sarebbe stato John Soane nel 1779.
Se ne è parlato in una conferenza all’ATypI di quattro anni fa. C’è il video online, con solo 451 visualizzazioni.
È in inglese, le slide sono un po’ scolorite ma comprensibili.
Chi ha tenuto quella conferenza ha anche creato l’intero alfabeto compatibile con le lettere che si vedono nelle iscrizioni di Soane. Prima solo le maiuscole, poi anche le minuscole. Non è stato rilasciato come font, ma sul web si possono vedere vari specimen. In alcuni la coda della Q curva verso destra, in altri verso sinistra.
In quella conferenza si cita parecchio il nome dell’incisore italiano Giovanni Battista Piranesi, che ci ha lasciato il disegno di un’iscrizione romana sans serif. Nonostante gli sforzi, non è stato possibile ritrovarla, né trovare testimonianze indipendenti che ne confermino l’esistenza, né qualcosa che sia stato scritto in uno stile simile.
La stampa di Piranesi potrebbe avere ispirato Soane, visto che risale al 1756, e che l’architetto inglese conobbe l’incisore italiano prima della sua morte, durante il suo viaggio in Italia.
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