Targa ge’ez

Alla festa dell’Aeronautica Militare che si è svolta l’altro giorno a Pratica di Mare erano esposti parecchi mezzi d’epoca, tra cui una Lancia Aprilia con la dicitura Carabinieri Reali.

Basta cercare questi due parametri sul web per arrivare al sito di D’Alessandro Movie Solutions, che noleggia il mezzo anche a chi vuole girare dei film. Le targhe sono le stesse, ma si nota l’aggiunta del nome della macchina sul radiatore.

Una delle targhe è quella del Regio Esercito, con scritta in rosso e colori in nero su fondo bianco, cinque cifre. L’altra invece ha scritte bianche su fondo nero, con uno stemma in rosso. Quattro cifre e in alto due segni strani, che evidentemente sono due lettere di un qualche alfabeto locale.

La macchina è stata prodotta dal 1937, all’epoca l’Italia aveva un impero, non ci vuole molto a risalire a cosa si tratta: sono due lettere della scrittura Ge’ez, usata per l’omonima lingua che si parla in Etiopia, e per altre lingue che si parlano nella stessa regione e in Eritrea. Si usa ancora oggi.

Un articolo sintetico che ne parla si trova anche su Wikipedia in italiano, soltanto che nel titolo questa scrittura viene chiamata “alfabeto” mentre in realtà è un “abugida”, ossia è composto di consonanti che determinano la forma base della lettera, a cui viene aggiunto un tratto che indica la vocale seguente. In pratica consonante e vocale formano un unico glifo. La versione inglese dell’enciclopedia entra molto più nel dettaglio.

Comunque anche in italiano si può vedere la tabella, con una riga per ogni consonante e una colonna per ogni vocale.

A differenza di altre lingue semitiche, questa si scrive da sinistra a destra. Il secondo simbolo che si vede sulla targa è facilmente identificabile: è formato dalla consonante sawt e la vocale sades (che viene traslitterata come una schwa). La prima potrebbe essere una alef semplice che si presuppone seguita da una a (con dieresi). 

Copio e incollo le due lettere nel motore di ricerca, ma non riesco a trovare di cosa sia l’abbreviazione o l’acronimo. Si trovano però varie targhe del genere in vendita su Ebay, a prezzi che vanno dai 175 ai 400 dollari.

L’unica differenza è che anche lo stemma nazionale è bianco come le altre scritte.

Quelle sopra il mille risultano essere delle forze armate americane in uso ancora negli anni Sessanta, quella sulla macchina dei carabinieri ha un numero maggiore di duemila.

Su Wikipedia in inglese c’è un articolo dedicato alle targhe etiopi. Vengono mostrate foto di targhe con due alef dell’alfabeto ge’ez, quindi AA, per Addis Ababa. AM stava per Amara.

Anche la versione italiana dell’enciclopedia ha un articolo dedicato, con parecchie foto di varie epoche, ma nessuna con la sigla che sto cercando. 

Sul sito Italia Coloniale troviamo scritto che AS era la sigla di Asmara in amarico. Una sigla che venne usata dopo l’occupazione italiana al posto di ER, che indicava l’Eritrea.

Ai tempi dell’occupazione italiana le lettere usate erano quelle latine, mentre mi pare di capire dal 1941 in poi si passò all’alfabeto locale.

L’Eritrea è indipendente dall’Etiopia dal 1991. In anni più recenti ad Asmara sulle targhe sono state usate le normali lettere dell’alfabeto e i normali numeri che conosciamo, tranne per i veicoli trainati da cavalli che avevano una targa col disegno di un cavallo, seguito da un numero di tre cifre, nero su bianco per il latte, bianco su verde per i beni agricoli, bianco su fondo rosso per gli altri beni.

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