Stampa su tessuto in India

Nella cittadina di Bagru, in India, 22mila abitanti, sopravvive una tecnica di stampa vecchia di almeno quattro secoli, a quanto si dice.

Il prodotto finito è un tessuto stampato con motivi ripetitivi, ottenuti premendo a mano una specie di grosso timbro in legno su cui è raffigurato in rilievo il singolo elemento che si deve ripetere.

L’operatore che esegue il lavoro non ha nessun dispositivo meccanico su cui fare affidamento: intinge lo stampo nell’inchiostro e poi lo preme sul tessuto, regolandosi a occhio per quanto riguarda la posizione e l’inclinazione del disegno.

Su uno stampo, ad esempio sono raffigurate tre spighe: l’operatore lo immerge nell’inchiostro, lo appoggia sulla stoffa, ci dà un colpetto sopra per imprimere il disegno. Poi ripete l’operazione per stampare altre tre spighe, e poi altre tre, e poi altre tre, per tutta l’estensione del tessuto.

Anche la produzione di inchiostro è a livello artigianale. Si usano solo sostanze reperibili sul posto, mescolate insieme e lasciate riposare in contenitori con una semplice etichetta realizzata scrivendo a mano la data sul nastro adesivo.

Un filmato su Youtube mostra le varie fasi d preparazione del tessuto e dell’inchiostro. Se in sintesi è un procedimento semplice, in realtà le operazioni prevedono una serie di passaggi elaborati nel corso del tempo che richiedono una certa esperienza. Nelle immagini vediamo persone che schiacciano l’impasto con i piedi, e altre che immergono il tessuto in vasconi in cui sono immersi loro stessi. Esistono varie qualità di inchiostro e di trattamenti a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Ci sono accorgimenti da mettere in atto per evitare che l’inchiostro fresco vada a macchiare i tessuti sovrapposti, mentre si esegue il lavoro.

Gli stampi in legno sono larghi una ventina di centimetri.

Un altro video, sempre su Youtube, mostra come si ottengono gli stampi a partire da un tronco di teak (un albero tropicale), tagliato a fette.

Per trasferire il disegno sul legno si cosparge la superficie resa liscia con colla e polvere di gesso. Si fissa con due chiodi il foglietto col disegno, e si batte con un punteruolo ricalcando il tratti.

Le fasi in cui il legno viene trattato per dotarlo di impugnatura adatta ad essere maneggiato vengono saltate.

Le immagini si soffermano sulle fasi di stampa.

In molti casi si tratta di stampe sovrapposte: prima ad esempio vengono realizzati dei fiori in un certo colore, poi viene stampato un pallino di colore diverso al centro di ogni fiore, usando matrici che stampano ne stampano sedici con un colpo solo (quattro file da quattro).

Spesso è lo stesso stampo che viene ripetuto su tutto il tessuto, ma si possono anche alternare due stampi diversi per variare il disegno. 

In un video caricato dal Victoria AndAlbert Museum, realizzato sempre nei dintorni di Jaipur, si dice che vengono usati legni diversi a seconda di quanto deve essere intricato il disegno.

Nel filmato si vedono le varie fasi dell’incisione. Gli strumenti sono semplici: carta velina per trasferire il disegno, piccoli scalpelli in metallo che vengono battuti con un pezzo di legno.

Per realizzare un disegno ripetitivo sul singolo stampo viene disegnata una griglia geometrica sulla quale posizionare di volta in volta l’elemento da ripetere, ad esempio un fiore.

Le parti che non devono trasferire inchiostro vengono scavate per oltre un centimetro. È un lavoro che richiede grande pazienza e precisione. Un fiore con 12 petali può essere realizzato in dimensioni più piccole di un’unghia. E non solo bisogna incidere intorno al fiore, ma anche all’interno di ciascun petalo, in maniera tale da lasciare solo le linee di contorno. Tutto ciò ripetuto per 50 volte, per riempire di fiori tutta la superficie della tavoletta.

Il manico viene attaccato con un paio di chiodi.

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