I robot e la stampa industriale

Sette anni fa Inkish.tv ha caricato su Youtube un video in cui si parlava dell’uso di robot nell’industria tipografica, con interviste ad alcuni esponenti delle aziende che li producono e con immagini dei robot al lavoro.

Un video eccessivamente lungo e dispersivo, in effetti: 16 minuti, con varie schermate con testo scritto e musica ripetitiva sotto cui scorrono immagini di macchine a vapore in funzione. Bisogna anche aspettare otto minuti prima di vedere i robot in azione: un dispositivo con due braccia prende dei fogli stampati e li inserisce in una macchina.

Mentre nei Paesi meno sviluppati la manodopera umana costa meno rispetto all’acquisto di un robot, in Occidente è l’opposto. I robot costano meno e lavorano di più, visto che non hanno l’esigenza di andare in bagno o di mangiare. Inoltre non si annoiano a svolgere un lavoro che per gli esseri umani è stancante e poco soddisfacente. Un operaio costretto a passare otto ore al giorno a prendere grosse risme di fogli stampati e inserirle in una macchina, a fine giornata ha esaurito le energie e non ha imparato niente o creato niente. Per un robot tutto ciò non è un problema.

Il video cita la Svezia e un’azienda giapponese, la Yaskawa.

Tra le braccia del robot è stato messo un berretto al posto della testa, nell’intento di dargli un aspetto più amichevole e umano. Il robot è stato anche programmato a prendere il berretto per la visiera, sollevarlo per salutare, e rimetterlo al suo posto.

L’azienda progetta dispositivi diversi a seconda del compito da svolgere. In questo caso si parla di spostare grossi fogli di carta impilati, ma esistono anche robot più piccoli per lavorare con oggetti di piccole dimensioni.

Inoltre il robot deve essere programmato da un operatore esperto usando un apposito monitor touch screen, visto che esistono diverse qualità di carta, diversi formati, o bisogna prendere un numero maggiore o minore di fogli.

Il sito RoboticsBiz.com nota che l’industria tipografica non è affatto moribonda. Se è vero che si stampano sempre meno giornali, riviste, libri, cataloghi, elenchi eccetera, è anche vero che ogni prodotto ha la sua confezione, e che spesso la gente compra un prodotto nuovo proprio perché attratto dalla confezione. E le confezioni devono essere stampate dall’industria tipografica. Per non parlare della pubblicità che c’è attorno: volantini, manifesti, stendardi, striscioni eccetera.

Il sito mostra fotografie del robot prodotto da Yaskawa, e presenta una tabella con i pro e i contro dell’introduzione dei robot nell’industria tipografica.

I pro sono minor costo del lavoro, maggiore produttività e sicurezza sul lavoro. I contro sono l’esigenza di un forte investimento iniziale, la manutenzione e la richiesta di personale specializzato che non sempre è facilmente reperibile, come pure i pezzi di ricambio.

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