Alfabeto Garay

L’alfabeto garay venne inventato nel 1961 da un certo Assane Faye, di cui non si sa praticamente niente, visto che manca la pagina dedicata su Wikipedia.

È composto da 25 consonanti e 14 vocali, ed è stato pensato per trascrivere la lingua wolof, che però viene trascritta soprattutto usando le lettere latine o in alternativa una particolare versione dell’alfabeto arabo, chiamata wolofal.

Si scrive da destra a sinistra, ma a differenza dell’arabo le lettere sono separate tra loro e si distinguono le maiuscole dalle minuscole. La forma è la stessa nelle due versioni, ma nelle maiuscole c’è uno svolazzo aggiunto.

La proposta di inserire le lettere garay in Unicode è stata avanzata nel 2012, ma evdentemente non è stata ancora accettata.

Wikipedia mostra le lettere in entrambe le versioni di ogni lettera, e anche i numeri che hanno una forma propria. 0 e 1 somigliano ai nostri, il 2 è un 7 ruotato di 180 gradi, il 3 è una specie di saetta, il 4 una saetta con trattino orizzontale in basso. Il 5 ricorda un cartello stradale, un cerchietto fissato su un palo. Idem per il 6, dove però il segmento verticale attraversa il cerchietto. Il 7 è una specie di 8, l’8 ha la forma più complessa di tutte, il 9 è una specie di P.

Wikipedia in inglese ha anche una pagina dedicata all’alfabeto wolofal, standardizzato nel 1990, ma non fornisce troppi dettagli storici.

L’articolo accenna anche alla scrittura ajami, pure usata nella regione e pure basata sull’alfabeto arabo a cui sono stati aggiunti punti e linee addizionali. Qui le origini vengono fissate a un periodo che va dal decimo al sedicesimo secolo.

Alcune scritte in garay vengono mostrate nella pagina di Omniglot dedicata alla lingua wolof.

Su Dafont si può trovare un rudimentale font che contiene le forme delle lettere Garay. Apparentemente però si scrive da sinistra verso destra.

I tratti delle varie lettere non hanno uno spessore uniforme. Inoltre la E è disegnata come una specie di virgola al disopra di una serie di puntini disposti in cerchio. Questo cerchio di puntini è un simbolo convenzionale che dovrebbe indicare che quel segno va a sovrapporsi al precedente. In questo caso invece è stato incluso nel glifo, evidentemente ricalcato senza capire da qualche tabella. Insomma il font sarebbe inutilizzabile da chi volesse scrivere correttamente con questi caratteri. 

Si tratta di un progetto recente, caricato sul sito a dicembre scorso, nove mesi fa.

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