Buhid

La scrittura buhid serve per trascrivere l’omonima lingua parlata nelle filippine.

Si basa su un abugida di 18 caratteri, di cui 15 consonanti e tre vocali.

Ha un suo blocco Unicode.

Esiste una versione del Noto progettata appositamente, che contiene 44 glifi.

Nell’apposita pagina di Google Fonts si possono vedere alcune scritte realizzate con queste lettere. Stranissime perché sono composte tutte da tratti rettilinei, ma non perpendicolari tra di loro, bensì obliqui.

Le origini di questa scrittura, e l’eventuale motivo per cui si basa su tratti rettilinei, non sono state specificate. Si dice vagamente che sarebbe nata attorno al 1300 dopo Cristo.

Questa scrittura è imparentata con le altre usate nella stessa regione, baybayin e hanuno’o.

La prima ha solo tratti curvi e nessun tratto rettilineo.

La seconda ha lettere costituite da tratti rettilinei zigzaganti, a quanto si vede su Wikipeida.

Ovviamente esiste una versione del NotoSans contenente anche queste lettere, dove alcuni dei tratti hanno una leggera curvatura.

Wikipedia non fa una stima di quante persone usano questa scrittura, mai vista. Secondo Omniglot, a parlare la lingua buhid sarebbero meno di diecimila persone. L’equivalente di un piccolo paese.

Il sito ricostruisce anche la possibile nascita di questa forma di scrittura, derivata dal kawi di Java, Bali e Sumatra, a sua volta derivato dal pallava, una delle scritture dell’India del sud nate dall’alfabeto brahmi

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