Presse per la rilegatura. Il libro del superstizioso Chorbaji

In un video caricato tre anni fa su Youtube un rilegatore che usa ancora i metodi artigianali per effettuare a mano rilegature di qualità ha mostrato le varie presse che ha realizzato o acquistato, raccontando la storia in ordine cronologico.

La tecnica tradizionale ormai non si usa più. Non si può andare in una qualsiasi falegnameria e ordinare una pressa da rilegatore, perché la cosa richiede studio e tempo, e dal punto di vista economico non è sostenibile. Del resto, ricorrere al fai da te porta a commettere errori. Una delle presse che l’artigiano si è fabbricato, tutta in legno, non era in grado di sopportare la pressione che doveva applicare ai libri, e quindi tendeva a smontarsi.

Per fortuna esistono ancora sul mercato presse professionali, con molte componenti in legno come ai vecchi tempi, ed esiste ancora chi le fabbrica.

Per ottenere una rilegatura ottimale, è necessario avere l’attrezzatura adatta: ad esempio c’è uno strumento dotato di lama che si usa in combinazione con la pressa, per livellare e lisciare le pagine una volta che sono legate insieme.

Il video si conclude mostrando i dettagli di una delle opere realizzate dall’artigiano con l’aiuto delle presse presentate: un diario con copertina fatta di materiali pregiati, tra cui argento. Tante pagine, tutte bianche. Uno di quei prodotti su cui parecchia gente ha paura di scrivere: di solito ciò che uno vuole dire non è all’altezza del valore della rilegatura.

L’artigiano è bulgaro. L’ultimo suo aggiornamento risale a un anno fa.

Due anni fa ha realizzato un documentario di quasi due ore in cui racconta come ha realizzato un libro-amuleto ispirato alla storia di un mercante bulgaro superstizioso.

Il progetto è particolarissimo: sulla stessa base sono montati due libri diversi, quadrati, che si incontrano ad angolo, lasciando spazio ad un altro libro dalle pagine triangolari.

Sulle pagine del libro di destra sono stampati disegni che valgono come amuleti per le esigenze più diverse: contro i vampiri, per i viaggi, per proteggere da frecce, lame, malattie, per rafforzare alcune qualità del carattere. Sul libro di sinistra ci sono gli stessi incantesimi, ma sotto forma di caratteri alfabetici, non cirillici ma glagolitici, organizzati in forma diversa dentro una griglia di dimensioni 7x7.

Secondo la leggenda questo mercante elargiva consigli e incantesimi a chi glieli chiedeva.

Il periodo è il tempo della dominazione ottomana sulla Bulgaria.

La struttura di questo libro è nata dalla fantasia dell’artigiano, che comunque ha fatto ricerche sui libri che nel corso della storia sono stati rilegati in maniera più insolita. Anche i disegni degli amuleti sono originali, pur traendo ispirazione da libri del genere che l’autore ha potuto consultare nelle biblioteche e che vengono inquadrati nel filmato. Si tratta di piccoli manoscritti sulle cui pagine si possono vedere questi disegni inseriti in un cerchio, con l’indicazione del loro uso.

Nell’originale le linee sono in inchiostro nero o in nero e in rosso. Lui invece ha realizzato dei cerchi rossastri in cui le linee sono ottenute con l’assenza di colore.

Sulle pagine triangolari del libro ci sono varie lettere, codificate in maniera tale da costruire un grosso amuleto alfabetico.

Anche le decorazioni sul libro sono ispirate a quanto si può trovare veramente sugli antichi manoscritti bulgari.

Tutto il video è in lingua bulgara, ma con sottotitoli in inglese.

I dettagli a cui l’autore ha dovuto pensare sono tantissimi, molti più di quelli che un profano può immaginare: ad esempio c’è stato bisogno di scegliere tra varie tecniche di rilegatura di epoche e Paesi diversi.

La carta è fatta a mano con metodi tradizionali. Come pure le incisioni, che sono state inchiostrate a mano e stampate con una piccola pressa da tavolo.

Le decorazioni sono state disegnate e colorate a mano, con inchiostro e pennino.

Anche le bande di tessuto come quella della tracolla sono state realizzate a mano, tendendo i fili tra due sedie in soggiorno.

Questa parte del lavoro è stata eseguita da un’altra persona, mentre un’altra si occupata degli elementi metallici e decorativi da aggiungere sul lato esterno della copertina. Infine un artista digitale ha realizzato il ritratto del mercante che indossa il libro al collo. Volendolo fare in stile tradizionale, ha rinunciato alla tecnica moderna che prevede di scomporre i vari elementi diversi del disegno su vari livelli indipendenti tra loro. Ha disegnato tutto sullo stesso livello, per cui qualunque errore è stato corretto con l’aggiunta di colore.

Le interviste a questi collaboratori del rilegatore occupano tutta la parte finale del documentario.

Una pagina dettagliata dedicata a questo progetto, con parecchie foto, è ancora in evidenza sul sito ufficiale dell’artista.

Il sito è impaginato con caratteri attinti da Google Fonts: Alegreya per i titoli (serif), Comfortaa per i testi (sans con qualche tocco bauhaus).

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