Roboto Mono

Il monospace più popolare su Google Fonts oggi è il Roboto Mono, di Christian Robertson, davanti all’Inconsolata di Raph Levien e al Source Code Pro di Paul D. Hunt.

Rispetto all’Inconsolata, il Roboto si riconosce per il fatto di avere il tratto basso della y meno arricciato all’insù, una a più chiusa e soprattutto una g con un solo occhiello anziché due.

A parità di dimensione, l’anteprima del sito mostra che col Roboto ci entrano meno lettere per ciascuna riga. Evidentemente prendono più spazio in orizzontale. Altri font popolari in questa categoria, come Ibm Plex Mono e Space Mono, organizzano lo spazio come nel Roboto, mentre l’Ubuntu Mono è organizzato come l’Inconsolata.

Roboto è una super-famiglia che comprende sei famiglie. La Roboto propriamente detta, sans serif, si compone di 12 stili. La versione Condensed è disponibile in 6 stili. Poi c’è la Mono, già convertita in font variabile, come pure la Slab, la Flex e la Serif.

A queste ultime due ci hanno lavorato altri disegnatori (la Serif è firmata Commercial Type e Greg Gazdowicz) e non sono così popolari come le altre.

Il font è studiato per essere letto sugli schermi dei dispositivi più diversi. La versione Monospace è direttamente ispirata alla sans-serif, ma quando necessario sono state fatte le modifiche ritenute opportune, come ad esempio aggiungere le grazie alle lettere strette come la I maiuscola o la l minuscola.

Le statistiche del sito parlano di 3,24 miliardi di richieste al server nell’ultima settimana, da 480 mila siti web diversi.

Il sito fornisce anche la lista delle Top Countries, ma non c’è da fidarsi visto che privilegia sempre gli Stati che iniziano con le lettere ABC.

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