Royal Initialen e Heavy Rain
Al primo posto nella categoria Gotico/Iniziali di Dafont per numero di download ieri c’è il Royal Initialen, di Dieter Steffman.
Il nome dell’autore è famoso sul sito, perché ha caricato la digitalizzazione di parecchi font storici, da quelli medievali a quelli ottocenteschi e novecenteschi.
In questo caso la forma base delle lettere è quella blackletter, ma ogni lettera è disegnata con preziose decorazioni e sfumature, come se fosse un elemento decorativo in metallo. La linea di contorno è uno spazio bianco con un contorno nero. L’interno delle aste è nero attraversato da un motivo come delle onde che vanno in direzioni diverse. Ma sono presenti anche elementi a forma di foglie, e sfumature nel nero ottenute con linee nere ondulate più o meno fitte. A volte le estremità delle aste si arricciano su sé stesse in lunghi svolazzi calligrafici.
Ovviamente l’alfabeto comprende solo le maiuscole. Volendo può essere usato per comporre delle parole per qualche copertina o etichetta da impreziosire, ma l’uso per cui sono state pensate è quello isolato, come capolettera all’interno di un testo.
In OpenOffice, per personalizzare i capolettera bisogna premere F11 per accedere alla finestra degli stili, cliccare sul pulsante Stili Del Carattere, poi col destro su Carattere Capolettera, Modifica, scegliere il carattere opportuno tra quelli installati. A questo punto si clicca sul testo della pagina, click col destro, Paragrafo, e nella scheda Capolettera si sceglie il numero delle righe che deve occupare l’iniziale e lo stile, nel menù a discesa (scegliere Carattere Capolettera).
Di solito questa opzione si applica non a tutto il testo, ma solo al primo paragrafo del capitolo o della sezione. A meno di non fare paragrafi lunghi una pagina e mezzo senza mai andare a capo, come succedeva su certi manoscritti medievali.
Le iniziali gotiche sono molto affascinanti, ma possono essere usate solo in testi di un certo tipo. Dafont ha un’altra sezione Iniziali, nella categoria Fantasia, in cui si possono trovare spunti da utilizzarsi in contesti diversi.
Tra gli altri, troviamo l’Heavy Rain di Mans Greback, che è di ispirazione classica. Le lettere sono in bianco all’interno di un quadrato riempito da fitte foglie dai contorni scuri. L’ispirazione è tratta da veri capolettera utilizzati nell’editoria nei secoli passati. Il font contiene anche la versione normale delle lettere dell’alfabeto, solo maiuscole, nel caso dovesse servire.
La versione caricata sul sito è una demo per uso personale: mancano i numeri.
Il nome di Greback pure è conosciuto sul sito, essendo l’autore di molti font fantasia nei generi più diversi. Il Picturama Founder, Script/Calligrafia, ieri ha totalizzato 7mila download. Il Toony Line, Fantasia/Animazione, maiuscole sans outline, ha superato i 3mila. Il Black Wizard, Vacanze/Halloween, con tanto di fantasma, è a quota 2mila.
I più scaricati di Steffmann invece sono vicini all’immaginario dell’Old English: Old London, Cloister Black, Olde English, English Towne, a cui si aggiunge il Blackletter, che ha gli angoli molto più appuntiti. La principale eccezione è il Verve, Fantasia/Rétro, serif stretto con grazie appuntite e baricentro rialzato.
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