El Nacional
Il sito web d’informazione venezuelano El Nacional ha un logo realizzato con caratteri slab in cui le grazie sono trapezoidali, ossia si restringono all’estremità, pur restando molto pesanti. Particolarmente pesante è la grazia centrale della E. Le lettere EN compaiono in grande, in blu, al disopra del nome della testata scritto in piccolo e per esteso, tutto in maiuscolo.
Il sito è impaginato usando il Merryweather attinto dai server di Google Fonts per i titoli e il Charter della Bitstream per gli articoli.
Ad agosto c’è stato l’ottantesimo anniversario dell’uscita del primo numero del quotidiano. È stata pubblicata la storica prima pagina del 1943.
Sulla testata c’era scritto “El Nacional” con uno strano serif con molto contrasto. Una derivato del Bodoni Black in versione stretta, a giudicare dalla forma della O. Ma la particolarità è la lettera A, che ha un aspetto molto insolito perché praticamente è rispecchiata. L’asta più spessa è quella di sinistra anziché quella di destra come è normale in tutti gli altri font serif.
What The Font suggerisce tra i font più somiglianti l’Eckhart Color Layer 1 di Roch Modrzejewski, ROHH, “un moderno carattere didone ad alto contrasto”.
La famiglia comprende ben 74 font, in vari pesi dal Thin all’Extra Black.
Il riferimento ai layer nel risultato suggerito è dovuto al fatto che una delle versioni contiene parecchie decorazioni all’interno delle aste, che possono essere incluse in un unico font per essere lasciate in trasparenza all’interno dei tratti monocolore, oppure possono essere colorate a parte usando il metodo della sovrapposizione dei livelli. Questa versione si scompone addirittura in 6 layer diversi.
Gli specimen mostrano come esempio una scritta in verde con foglioline di due tonalità diverse di colori più chiari con al centro un fiore arancione con petali gialli.
Inutile dire che in questo font la A ha la sua forma normale, come tutti i principali risultati proposti da MyFonts, con l’esclusone del CandyNight di FadeLine Studio, che però è disegnato a mano in maniera irregolare.
I titoli di prima pagina sul quotidiano del ’43 sono in vari font diversi, come si usava all’epoca per variare l’aspetto della pagina. Le dimensioni sono piccole, per lasciare spazio agli articoli visto che all’epoca la prima pagina non era solo una vetrina per i contenuti, ma ospitava articoli interi.
Nessuno dei titoli è in caratteri sans: gli unici senza grazie si vedono nelle pubblicità ai lati della testata, a sinistra quella della Pepsi, con una A a fianchi paralleli e cima curva, e a destra quella di Radio Caracas, con un sans più geometrico.
Il titolo di apertura è in un serif stretto, seguito da un Bodoni e da un corsivo, tutto maiuscolo. A destra vediamo un serif neretto corsivo circondato da vari bodoni. A centro pagina un paio di slab, dove la A ha grazie a destra e a sinistra della cima, con uno strano effetto nella parola Habana, dove la H maiuscola scende sotto la linea di base.
Il serif stretto lo troviamo anche per il titolo in basso a sinistra, che ci riguarda direttamente perché annunciava che nel nord Italia erano accantonate 18 divisioni naziste.
Nella parola de le due lettere non sono appoggiate sulla stessa linea di base.
Anche il titolo di apertura riguardava l’Italia, con la notizia che il generale Montgomery aveva lanciato l’attacco contro Catania e proseguiva l’avanzata sulla via di Messina.
Il serif stretto viene riconosciuto da What The Font come Cheltenam BoldExtra Condensed, di Urw, disponibile anche nella versione Cheltenham ExtraCondensed Pro Bold di SoftMaker, apparentemente identica ma a prezzo minore, e nelle versioni di Tilde, Bitstream, Scangraphic (chiamata Chelten Old Style) e Monotype (chiamata Glouchester), con metriche diverse.
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