Testina rotante e sigla del Tg3
Sulle macchine da scrivere tradizionali non si poteva cambiare font, visto che ogni martelletto era collegato al tasto corrispondente da un insieme di leve (cinematico). Solo smontando i pezzi uno a uno si sarebbe potuta effettuare la sostituzione.
Con le macchine da scrivere elettriche invece cambiò tutto: qui i martelletti potevano essere montati a raggiera su un supporto chiamato margherita, oppure i caratteri in rilievo potevano trovarsi sulla superficie di una sfera chiamata pallina da golf, che veniva ruotata e battuta ogni volta sul nastro inchiostrato per stampare la lettera sul foglio.
In questo modo si poteva smontare facilmente il supporto, senza bisogno di personale tecnico e strumenti specifici, anche durante la lavorazione di un singolo documento. Ad esempio si poteva scrivere un titolo in grassetto o corsivo, sostituire il pezzo e continuare in caratteri normali.
La testina rotante, in versione 3d virtuale, fu di ispirazione per la sigla del Tg3 in uso tra il 1987 e il 1999.
In questo caso si vede una sfera perfetta su cui spuntano gradualmente i caratteri, emergendo dall’interno, mentre altri orbitano attorno.
La forma delle lettere è quella corretta, mentre sulle vere testine della macchina da scrivere la forma era quella speculare, visto che si ribaltava in fase di stampa.
La più famosa macchina da scrivere con testina rotante a forma di palla da golf è stata la IBM Selectric, lanciata sul mercato nel lontano 1961.
Era un prodotto innovativo sia perché era la prima ad adottare questa soluzione, sia perché non aveva il carrello scorrevole. Sulle normali macchine da scrivere i martelletti battevano sempre al centro, quindi il rullo su cui era montato il foglio si spostava da destra a sinistra, per posizionare il punto della pagina su cui battere la lettera successiva sempre al centro della macchina. Per andare a capo l’operatore doveva spostare manualmente il carrello per riportarlo a destra.
Nella Selectric invece era la testina a spostarsi da sinistra a destra dopo avere stampato ciascuna lettera. Per andare a capo, cioè riportare la testina a sinistra, era presente il tasto Invio come sulle tastiere dei nostri computer.
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