Una pressa del 1908

Su Youtube si può vedere un filmato che mostra una pressa del 1908 in azione. Nessuna parola, solo i rumori della macchina in funzione accompagnati da una musichetta rétro.

Nessuna indicazione se non che si tratta di una pressa C&P che se non sbaglio significa Chandler & Price.

Una pressa del genere è in vendita su Briarpress al prezzo di 2mila dollari. Penso però che bisogna andarla a prendere a Charlotte, in North Carolina, Stati Uniti.

Funziona con un motore elettrico, l’inchiostratura è automatica ma i fogli devono essere messi e tolti a mano, uno alla volta.

Sempre su Youtube si può vedere anche un video di un quarto d’ora che contiene tutte le spiegazioni necessarie per far funzionare la macchina, in lingua inglese, ovviamente.

Prima bisogna posizionare i rulli di gomma, poi si applica l’inchiostro sul piatto.

In questo video la pressa non è dotata di motore, ma funziona a pedale, che è una complicazione non da poco per i principianti, perché bisogna coordinare il piede, le mani e gli occhi eseguendo contemporaneamente varie operazioni diverse.

Si monta la forma coi caratteri, si mette a punto manualmente il piano sul quale dovranno essere posizionati i fogli. Un’operazione fatta con penna e righello, che richiede cura e precisione e che lascia un po’ spiazzati coloro che sono abituati alle stampanti da ufficio, dove non bisogna fare assolutamente nessuna regolazione manuale.

I fogli andranno appoggiati su degli oggetti che si chiamano in inglese gauge pins, ma non ho trovato il nome corrispondente nella terminologia italiana.

“Questo può essere un aspetto molto frustrante nella messa a punto della pressa, e anche con molta pratica non sempre riesce alla perfezione, ma la buona notizia è che non c’è nessuna fretta”, dice l’autore del video.

Chiaro: oggi una cosa del genere viene fatta solo per hobby. Agli inizi del Novecento evidentemente la fretta c’era, visto che bisognava far fronte a tutte le richieste dei clienti entro l’orario di lavoro.

Una volta messo a punto il tutto si esegue la prima stampa. E ci si ferma. Perché dalla prima stampa si capisce quali altre regolazioni devono essere fatte alla macchina. Ad esempio si può notare che è stato caricato troppo inchiostro e contemporaneamente c’è poca pressione sul foglio.

Il problema della pressione si risolve aggiungendo uno o più fogli di carta sul timpano, dietro il foglio che deve essere stampato.

Il problema dell’eccesso di inchiostro si risolve allontanando i rulli dalla forma coi caratteri in rilievo, e questo si può ottenere aggiungendo nastro isolante sul loro binario.

La velocità di stampa dipende da quanto è bravo il tipografo a prendere e togliere i fogli. Se ci si accorge di avere posizionato male il foglio, si può tirare indietro la leva sulla sinistra, in maniera tale che quando la macchina si chiude non esercita pressione sul foglio e quindi non stampa. Ma bisogna essere svelti a compiere quest’operazione.

Nel video si parla di stampare oltre 200 copie l’ora, ma si dice anche di non preoccuparsi troppo della velocità, quanto del risultato. E ovviamente del fatto che non bisogna schiacciarsi le dita nel meccanismo.

In passato erano state inventate delle presse in cui il piano in movimento scendeva su quello fisso che si trovava dal lato dell’operatore. Ovviamente qualcuno si ritrovò la mano maciullata. Quindi vennero progettate presse come questa, in cui il piano in movimento si allontana dall’operatore, e quindi è più istintivo togliere la mano prima che succeda l’irreparabile.

Commenti

Post più popolari