Vecchi giornali brasiliani
Il primo giornale ad essere pubblicato in Brasile è stato la Gazeta Do Rio De Janeiro. Non era un quotidiano, usciva due volte a settimana.
Wikipedia in inglese scrive solo tre righe in proposito, dimenticando la data di fondazione e dicendo solo che venne rinominato Gazeta nel 1821 e chiuso quando il Paese ottenne l’indipendenza, visto che era schierato dalla parte dei dominatori portoghesi.
La versione portoghese dell’articolo, molto più dettagliata, ci mette molte informazioni in più, tra cui la data di fondazione: 10 settembre 1808.
Comunque l’enciclopedia pubblica le foto di tutto il primo numero, che era di sole quattro pagine, senza illustrazioni.
L’impaginazione era abbastanza rudimentale: c’era una sola colonna, con gli articoli uno di seguito all’altro, in caratteri romani con titoli in italico, nello stesso corpo.
In alto, sotto il numero 1, c’era la testata “Gazeta Do Rio De Janeiro.”, col punto finale, tutta in maiuscolo ma con le parole “do” e “de” in dimensioni minori.
Seguiva la data “Sabado 10 de setembro de 1808.”, anche qui col punto finale, tutto in maiuscolo, incorniciata da una doppia riga spessa-sottile e sottile-spessa sopra e sotto, con estremità tagliate a convergere verso il centro.
Gli unici elementi decorativi sono quattro linee nere orizzontali che separano i paragrafi in ultima pagina.
E nel primo paragrafo c’è un capolettera da tre righe.
Nella seconda pagina ci entrano 52 righe, una quindicina di parole per riga, la prima riga molto indentata rispetto al resto.
Sul web si trovano vari giornali brasiliani d’epoca, tra cui uno del 1948 che annuncia la “sensazionale scoperta di uno scienziato brasiliano”, che poi è Cesare Lattes, di famiglia ebraica italiana. La sua scoperta riguardava la fisica nucleare.
A prima vista mi pare che il giornale si chiami Final, mentre in realtà il nome è A Noite. A trarre in inganno è l’impaginazione molto strana, per cui abbiamo due righe di titolo sui prezzi dei carburanti, in alto, a cui segue la scritta Final, bianco su fondo grigio, tra altre due titoli, la notizia della scoperta sensazionale, sotto la quale compare la testata del giornale, con foto dello scienziato a sinistra e un’altra notizia a destra.
Infine un altro giornale che attira la mia attenzione è il primo numero di Folha Da Noite, pubblicato a San Paolo nel 1921
Il testo è suddiviso in una gabbia rigida da sei colonne, con titoli piccoli a non più di due colonne.
La dimensione del testo non è fissa: l’articolo di sinistra e scritto più in grande mentre la scrittura degli altri articoli è molto più fitta. La qualità della stampa è scarsissima, ma quella fotografata è una fotocopia, dove il titolo dell’editoriale, “O nosso programma”, che anche se è relativamente grande (la riga occupa quanto tre righe di testo dell’articolo, o quattro o cinque degli articoli scritti in piccolo) è caratterizzato a macchie di inchiostro che chiudono lettere come la n e uniscono la g e la r.
All’epoca erano già in uso i caratteri senza grazie, ma in questa pagina vediamo comparire solo caratteri con grazie.
La cosa che però ha attirato la mia attenzione è la testata, che è scritta in caratteri calligrafici, a lettere unite, inclinati in avanti.
Non sono molti i giornali a fare una scelta del genere.
Uno è stato il giornale italiano Avanti!, organo ufficiale del partito socialista italiano tra il 1896 e il 1994. Oltre all’uso del corsivo il quotidiano italiano si distingueva per un’altra caratteristica: la presenza del punto esclamativo nel nome, dettaglio più unico che raro.
Il giornale brasiliano invece si concludeva con il tratto della e che si allungava diventando una sottolineatura e tornando indietro fino alla F iniziale.
Il giornale esiste ancora oggi, ma la testata è in serif maiuscoletto: si chiama Folha de S.Paulo.
Pubblica anche una versione in lingua inglese, online.
Commenti
Posta un commento