Bankside

Dalton Maag ha pubblicato su Twitter alcuni specimen animati che mettono in evidenza la flessibilità dei font della famiglia Bankside, Sans e Serif.

Realizzati con la tecnologia dei font variabili, permettono di variare la larghezza delle lettere tra il 40% e il 160% rispetto al valore di base, o di variare gradualmente il peso da Hairline fino a Black.

Non aggiungo il link perché il social, che ora si chiama X, impedisce la lettura dei post ai non iscritti.

Sul sito ufficiale della fonderia si possono vedere degli specimen statici di entrambi i font (Serif e Sans), e si può anche scaricare una versione di prova, sembra, previa iscrizione.

I disegnatori sono Paul Troppmair e Bruno Mello, a cui si aggiunge Pablo Bosch per il Serif.

Il nome Bankside risulta sconosciuto sia su Identifont che su Fonts In Use.

Dalton Maag è uno studio fondato a Londra nel 1991 che vanta clienti di rilievo, tra cui Bbc, Netflix, Vodafone, Usa Today e Ducati.

Il suo font più segnalato a Fonts In Use è l’Aktiv Grotesk, seguito a grossa distanza da Effra e Netflix Sans.

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