Come la cattiva impaginazione ha rovinato gli Oscar 2017

Alla cerimonia degli Oscar del 2017 gli annunciatori aprirono la busta e lessero il nome del film vincitore: La La Land. Quando autori e produttori erano già sul palco per il discorso trionfale arrivò la rettifica: il film che aveva vinto era Moonlight. Delusione, imbarazzo, polemiche.

A quanto pare era stato messo nella busta giusta il biglietto sbagliato. Vox ha raccontato l’episodio in un video per spiegare che è stata la cattiva impaginazione del biglietto a facilitare l’errore.

Una foto del biglietto in questione non c’è, ma c’è quella del biglietto giusto. In alto c’è la scritta Oscars, ossia il logo della manifestazione. Al centro del biglietto ci sono, in caratteri sans serif maiuscoli, il nome del film e il nome della persona premiata. In basso, in piccolo, c’è il tipo di premio ricevuto.

Titolo del film e nome della persona premiata erano nella stessa grandezza. Il tipo di premio era scritto in piccolo e in basso, e rimaneva coperto mentre il biglietto veniva tirato fuori dalla busta. Per l’annunciatore era un momento particolarmente emozionante. Era in diretta tv, e lui stesso era ansioso di scoprire quale film avrebbe premiato.

“Warren, ma che hai fatto!”, viene detto scherzosamente all’attore e regista Warren Beatty, mentre è ancora sul palco.

E il diretto interessato, che aveva aperto la busta annunciando il premio per il miglior film prima di passarla all’attrice Faye Dunaway perché leggesse il titolo, ha spiegato che sul biglietto c’era scritto “Emma Stone – La La Land”. Per questo aveva esitato un attimo, capendo che qualcosa non andava (in teoria ci sarebbe dovuto essere insieme al titolo il nome di chi aveva prodotto il film, non quello dell’attrice principale).

La Stone aveva effettivamente vinto il premio di miglior attrice, che le venne consegnato poco dopo.

Vox suggerisce che impaginando meglio il testo sul biglietto, il problema si sarebbe potuto evitare.

Se l’intestazione fosse stata “Miglior attrice protagonista”, seguita dal nome “Emma Stone” in grande e dal titolo “La La Land” in piccolo, si sarebbe capito subito che nella busta del miglior film era stato messo il biglietto sbagliato. Nessuno avrebbe interpretato la scritta in piccolo come titolo del film vincitore.

Vox racconta tutto questo in meno di due minuti. Il resto del servizio ripercorre altri esempi di cattiva impaginazione che hanno portato a cattive conseguenze.

Uno è la famosa scheda a farfalla delle elezioni americane del 2000. I nomi dei candidati erano scritti a destra e sinistra ma le caselle erano nella colonna centrale. Quindi per votare il secondo candidato della colonna di sinistra, il democratico Al Gore, bisognava selezionare la terza casella. Alcuni selezionarono la seconda, votando di fatto il riformista Pat Buchannan.

Mettendo nome del presidente e del vicepresidente sulla stessa riga, e il nome del partito sulla destra, si sarebbe potuta mantenere la posizione centrale delle caselle, necessaria per la lettura automatica della scheda, ma non si sarebbero creati malintesi.

Infine si parla delle etichette su particolari confezioni di medicine diffuse in America. Le confezioni sono tutte uguali, e il nome del medicinale è scritto in piccolo, e confuso tra altre indicazioni di scarsa importanza. Più di una volta è capitato che qualcuno abbia preso per errore il farmaco sbagliato, magari quello di un familiare. Una confezione alternativa con le scritte organizzate in maniera più razionale è stata inventata, ma non è entrata nell’uso comune.

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