Breuer

Mi incuriosisce il sans serif utilizzato dal quotidiano free-press Leggo. Ha una e con l’estremità inferiore orizzontale, una s con la parte centrale del tratto che si assottiglia molto. La parte superiore della a forma un arco completo, la t ha il tetto spiovente.

Passo una parola di un titolo a What The Font è il primo risultato che esce è Breuer Headline Regular.

Che corrisponde alla descrizione senonché è troppo largo.

La versione che compare sul giornale è molto più stretta, e non fa parte della famiglia che è in vendita, che comprende solo due stili, Regular e Oblique.

Esiste anche un Breuer Condensed, disponibile anche in versione Bold, ma si tratta comunque di una versione più leggera rispetto a quella che vediamo sul giornale e alla versione Headline.

Il disegnatore è Silas Dilwort, Typetrust.

L’anno indicato è il 2007 per il Breuer Headline, 2009 per Breuer Condensed Bold.

Identifont non ha ancora classificato i caratteri simili al primo, mentre il secondo si avvicina a Roboto Condensed Bold e Open Sans o Proxima Nova Condensed Bold.

In questi ultimi due la a non forma un arco completo, nel primo l’estremità inferiore della e sale un po’ all’insù.

Come altri quotidiani e case editrici, Leggo impagina il sito usando font diversi dal quelli dell’edizione cartacea. I titoli sono in Titillium Web, font italiano visto che nasce all’Università di Urbino. Anche questo avrebbe un peso Black, ma se sul sito viene usato il Regular. La e ha il tratto basso orizzontale, la a ha il tratto superiore orizzontale.

Gli articoli sul sito sono in sans-serif, io li vedo in Arial. Il codice dice “Arial, Helvetica, sans-serif”, affidandosi esclusivamente ai font di sistema. C’è qualche cosa che inganna un po’ lo strumento Analizza di Firefox, per cui la riga in questione compare barrata, comunque è sicuro che l’articolo eredita l’istruzione relativa al corpo della pagina Html.

Identifont fornisce una biografia relativamente lunga di Silas Dilworth con tanto di fotografia. Ricorre spesso il nome della città di Chicago.

La lista dei caratteri a cui ha lavorato comprende vari font, alcuni un po’ fantasiosi, come il Cooter che ricorda la grafica di Pacman.

Quello presente in un gran numero di stili si chiama Heroic, un sans-serif disponibile in vari pesi nella versione Condensed e perfino Compressed.

Commenti

Post più popolari