Alfabeti rumeni arcaici

Cinque anni fa su Youtube è stato pubblicato da ATypI il video di una conferenza sulle lettere dell’alfabeto ottocentesche in Romania.

In origine la lingua rumena veniva trascritta usando lettere latine. Ma nel Quattrocento, dopo il Concilio di Firenze, si passò a quelle cirilliche che vennero abbandonate solo nell’Ottocento, per tornare all’alfabeto latino.

Su internet si trova poco materiale sull’argomento.

La ricercatrice, Sabrina Chipara, che studia Arte e Design a Bucarest, ha analizzato parecchi documenti ottocenteschi, in cui la forma delle lettere è ancora intermedia tra cirillico e latino.

Purtroppo le immagini non vengono caricate a tutto schermo, ma si intravedono solo proiettate alle spalle della relatrice, per cui si capisce poco e niente.

La conferenza dura meno di venti minuti, è in inglese.

L’audio è quello ambientale, quindi la trascrizione automatica di Google lascia molto a desiderare.

Wikipedia in inglese ha una pagina dedicata all’alfabeto cirillico rumeno, andato in pensione nel 1860.

In coda alla tabella si possono vedere lettere di forma mai vista, dato che bisognò aggiungere dei glifi per indicare quei suoni che restavano fuori dalle lettere dell’alfabeto cirillico.

Sempre Wikipedia in inglese ha una pagina dedicata all’alfabeto rumeno transizionale, in uso tra il 1830 e il 1860, in cui alcune lettere avevano la forma cirillica e altre quella latina. Ci furono parecchi cambiamenti prima che il tutto si stabilizzasse al termine del processo.

Oggi in Romania si usa un alfabeto latino di 31 lettere. Le lettere aggiuntive sono versioni modificate delle lettere esistenti, con l’aggiunta di alcuni segni diacritici. Ci sono una A e una I con accento circonflesso, una A col segno di quantità breve (un piccolo semicerchio a U), più una S e una T con virgola (c’è una virgola centrata sotto la lettera, staccata rispetto alle aste a differenza della cediglia).

Nell’alfabeto italiano esistono lettere accentate, ma non sono considerate lettere diverse rispetto alla loro versione di base, pur essendo glifi a parte dal punto di vista del disegnatore di caratteri.

Invece nell’alfabeto rumeno queste lettere con segni diacritici sono considerate lettere a sé.

Nella conferenza viene citato il nome Florin Florea, che ha creato un font digitale basato sulla scrittura rumena arcaica. Il font si chiama Kogaion SC FR e può essere scaricato gratuitamente solo per uso personale da Dafont.

Il lavoro si basa sulla riproduzione di dieci lettere usate sulla copertina di un libro dell’inizio del Novecento. Tutte le altre lettere sono state inventate sulla base dello stesso stile.

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