Chief 217
Su Youtube si può vedere un video amatoriale in cui viene data una dimostrazione della tecnica di stampa offset tradizionale. La macchina utilizzata sarebbe una Chieff 217 di fabbricazione tedesca.
La stampa offset è una tecnica usata ancora oggi, ma le macchine moderne sono computerizzate. Hanno un monitor o un display su cui effettuare le regolazioni. L’ultima innovazione si chiama computer-to-press, ossia un sistema per inviare il file da stampare dal computer alla macchina. Comunque è in uso il computer-to-plate, che permette di ottenere direttamente da computer la lastra da montare nella pressa.
In questo caso invece siamo ancora alla tecnica precedente: computer-to-film. Nel senso che da computer si ottiene una pellicola che poi deve essere trasferita sulla lastra con tutta una serie di procedimenti manuali.
Sulla pressa non ci sono componenti elettronici. Tutte le regolazioni devono essere fatte a mano girando apposite manopole.
Il video è stato realizzato in Messico. L’operatore può lavorare a dorso nudo, e maneggia le sostanze chimiche senza nessun tipo di protezione, neanche i guanti.
Il video è amatoriale: ci si limita a riprendere le operazioni mentre una musica monotona ha sostituito tutti i rumori d’ambiente. Ogni tanto passano didascalie in spagnolo per spiegare le varie fasi delle operazioni.
La macchina riesce a stampare 10mila fogli l’ora, dice il video. Viene usata per fatture, volantini, opuscoli.
Può stampare in due colori.
Le informazioni su questa macchina sono pochissime. Forse il nome corretto è Chief con una sola f.
Su Youtube si può vedere una breve ripresa di meno di un minuto fatta con un telefono cellulare in cui si vede la pressa in funzione.
Si possono riconoscere i due rulli caricati con due colori diversi, rosso e blu. Basta un solo passaggio per avere il risultato completo.
Manca sempre l’anno di fabbricazione.
Qualcuno dice che si fabbricava in Usa. Compare pure la sigla Atf.
Chi ci ha lavorato ricorda alcuni problemi, ma si tratta solo di commenti frammentari qua e là.
Secondo Pressdepo venne venduta anche in Italia.
Qualcuno l’ha venduta di recente, ma non si sa a che prezzo.
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