Stampa con sette lamine colorate con la “windmill”

Quattro anni fa è stato caricato su Youtube un video di 13 minuti che mostra le operazioni di stampa di un biglietto colorato con la platina Original Heidelberg, detta “Windmill”. Il soprannome che le è stato dato nel mondo anglosassone, che significa “Mulino a vento” deriva dal movimento delle parti che inseriscono e tolgono i fogli, che ricorda quello delle pale di un mulino.

Per chi è abituato a stampare dal computer di casa o dell’ufficio, le operazioni sono complicate in maniera inspiegabile. Anziché ottenere il foglio stampato a colori dopo un singolo passaggio, bisogna passarlo varie volte, una per ogni colore. E visto che i colori usati sono sette, questo significa sette passaggi.

Perché questa complicazione? Beh, un tempo non esistevano le stampanti per computer e i software per ottenere qualsiasi sfumatura usando i quattro inchiostri di base Quindi per ottenere una stampa in vari colori non si poteva fare altro che in questo modo. Ma in questo caso la stampa non è con inchiostro, bensì con lamina colorata. Insomma, non c’è modo di ottenere lo stesso risultato o un risultato simile usando una normale stampante.

Mentre nella stampa tradizionale bisogna inchiostrare i caratteri o comunque il disegno in rilievo usando un inchiostro pastoso, a base di olio, in questo caso si usa un nastro di pellicola su cui c’è la lamina di materiale riflettente.

Per stampare c’è comunque bisogno di una forma in rilievo, in questo caso sette diverse, una per ogni colore.

Il nastro viene interposto tra il disegno in rilievo e il foglio. Con la pressione, si trasferisce la forma dal primo e al secondo. A quel punto, quella parte del nastro non può più essere utilizzata, quindi il nastro deve avanzare in automatico di alcuni centimetri.

Di solito si usano lamine di questo genere per ottenere scritte dorate o argentate, in questo caso sono usati anche i colori rosso, verde, blu...

Ad ogni fase della stampa, è importante che la nuova forma sia posizionata in maniera tale da inserirsi alla precisione nel disegno già stampato fino a quel momento. Per fare questo viene utilizzata un foglio trasparente col disegno completo, fissata da un lato a una bacchetta di legno. La forma viene allineata al foglio trasparente e il foglio trasparente viene allineato al bordo della macchina, e poi tolto prima di stampare.

Il video è senza parole, con musica rilassante in sottofondo e ogni tanto qualche gesto per attirare l’attenzione sul singolo dettaglio o sull’operazione.

Molti commenti però sono in inglese e spagnolo e quindi sono comprensibili.

Mi pare che la forma deve essere riscaldata prima di mettere in funzione la macchina. A questo dovrebbero servire certi fili che si vedono nell’inquadratura.

Nei commenti si discute anche di alcuni componenti non forniti dalla Heidelberg ma aggiunto da qualche azienda locale.

L’utente che ha caricato il video ha risposto a parecchi dei commenti ricevuti.

“Che macchina è questa è come posso procurarmene una?”, chiede uno spettatore.

“Questa macchina … non viene più prodotta dal 1986. Ne puoi comprare una usata cercando con Google. Dato che l’attrezzatura è molto pesante, ci sono difficoltà nella consegna”.

“Il prezzo … inclusa la consegna è sui 12mila dollari”.

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