Rilegatura libri nell’Ottocento
Su Youtube si può vedere una vecchia trasmissione per la tv via cavo americana in cui si parla della rilegatura dei libri nell’Ottocento.
Il programma dura mezz’ora, risale al giugno 1995. Lo stile e le gag sono un po’ datate: in apertura uno dei presentatori fa finta di dormire, seduto su una sedia con il libro in mano, e viene educatamente svegliato dall’altro.
In mano hanno due libri di epoche diverse: uno del Settecento e uno della fine dell’Ottocento.
Il primo ha la copertina in pelle, un materiale costoso e difficile da preparare.
Il secondo ha la copertina in tessuto, “lino probabilmente trattato con una sorta di amido” (starch).
Non è solo questione di materiali: il fatto è che il metodo per rilegare libri cambiò completamente, passando dalla rilegatura fatta a mano a quella meccanizzata.
Col vecchio sistema si usavano dei cordini per attaccare i fogli alle copertine.
Oggi invece c’è un blocco di fogli che viene attaccato ad una copertina fabbricata separatamente.
Le tecniche di legatoria vengono spiegate sia mostrando vecchie stampe, sia mostrando ricostruzioni moderne di laboratori delle due epoche diverse, con figuranti al lavoro.
Anticamente la cucitura andava fatta a mano, dopo avere fissato dei cordini ad una struttura di legno. Di solito erano le donne a svolgere questo compito, con ago e filo.
Nell’Ottocento invece c’erano macchine dotate di vari aghi, su cui un operatore doveva disporre i fascicoli uno alla volta.
In questo caso non c’era bisogno di cordini.
Anticamente i fogli del libro rilegato venivano fissati all’interno di una morsa di legno e si rifiniva il bordo con una specie di pialla che tagliava dall’estremità delle striscioline di carta.
Nell’Ottocento invece si usava una ghigliottina, con una lama che scendeva tagliando contemporaneamente tutte le pagine.
Anticamente bisognava arrotondare il dorso del libro a colpi di martello.
Nell’Ottocento si usava un macchinario in metallo azionato dalla forza umana.
Anticamente bisognava fare dei buchi e scavare dei canali nei piatti della copertina per poi infilarci i cordini.
Sul lato superiore e inferiore del dorso del libro si aggiungeva una decorazione con cordino, filo e colla (headband o capitello).
Nell’Ottocento si usava una stoffa bicolore che evitava perdite di tempo per la cucitura.
Fino al Settecento bisognava ancora ritagliare la pelle con un taglierino e trattarla con apposite sostanze prima di attaccarla al libro.
Nell’Ottocento si usavano delle ghigliottine azionate manualmente per tagliare i vari materiali necessari.
Non c’erano ancora macchine per assemblare la copertina, tutto il lavoro era fatto a mano, ma era molto più rapido rispetto ai secoli precedenti.
Bisognava posizionare i piatti sul loro rivestimento, tagliare via gli angoli con un taglierino, piegare i vari lembi.
Anticamente per le decorazioni si usava lamina d’oro, di vero oro, così leggera che bastava soffiare per farla volare via. Andava posizionata con cura nel punto esatto, e poi ci si premeva sopra un punzone riscaldato. Poi con un panno si puliva tutto l’oro in eccesso.
Nell’Ottocento invece non si usava vero oro, ma una lamina forse di alluminio, e anziché usare un punzone a mano da arroventare a parte c’era una specie di pressa da tavolo autoriscaldata, con una leva che permetteva di eseguire il lavoro rapidamente e con meno sforzo.
Anticamente ogni libro veniva tenuto dentro una pressa per assestarne la forma, mentre nell’Ottocento esistevano delle presse in metallo dentro cui venivano sistemati in una maniera particolare decine di libri, per poterli pressare tutti contemporaneamente.
Al di là di quello che si può pensare dello strano senso dell’umorismo dei due autori, il filmato è molto interessante. Un vero peccato che non ci sia niente del genere in italiano: i video su internet ci abituano alla terminologia inglese, col rischio che quella in italiano vada perduta.
Sul sito Beniculturali.it si può leggere un glossario dei termini usati nella legatoria in lingua italiana, con un disegno che mostra in concreto a quali parti del libro si riferisce la nomenclatura.
Alcune parole che mi sfuggivano guardando il filmato sono quelle che riguardano il dorso del libro medievale e pre-ottocentesco: i nervi e le relative caselle.
Commenti
Posta un commento