Xilografia
Su Youtube si può vedere un bel filmato che in 1 minuto e 47 mostra come si stampa un disegno inciso in una tavoletta di legno.
Si comincia affilando gli strumenti. Si ricalca poi il disegno sulla tavoletta usando il metodo della carta carbone. Con l’inchiostro si mette a punto la versione definitiva del disegno. Si inizia poi a incidere nelle parti che non dovranno lasciare traccia sul foglio.
Dopo essersi assicurati che il risultato è soddisfacente, si prepara l’inchiostro e lo si applica al legno con un rullo a mano.
In assenza di pressa, si esercita la pressione sul retro del foglio con un normale cucchiaio, cercando di agire in maniera uniforme sull’intera superficie.
Tra i video consigliati, Youtube ce ne mette uno che mostra l’uso di una tecnica giapponese per ottenere stampe a partire da tavolette di legno.
In questo caso si usano spazzole anziché rulli per spandere l’inchiostro, e un apposito strumento anziché un cucchiaio per applicare la pressione.
Il disegno è realizzato in vari colori, usando varie matrici per le varie aree da colorare.
Nel filmato manca tutta la parte dell’incisione. Inoltre non ci si sofferma sul problema del registro, cioè su come fare in modo che le varie stampe successive combacino alla perfezione.
Alla fine sul foglio viene applicata una sostanza in polvere, ma nel video non è ben chiaro in cosa consiste l’effetto ottenuto.
Oggi la xilografia è usata solo per motivi artistici, ma nei secoli passati poteva essere usata per inserire illustrazioni nei libri. Questa tecnica, come la tipografia, è basata sulla presenza di elementi in rilievo. Le matrici xilografiche potevano quindi essere inserite in una normale pressa da stampa insieme col testo in caratteri mobili.
Dice Wikipedia che questa tecnica veniva usata per stampare edizioni popolari, come quella della stamperia Remondini di Bassano del Grappa, attiva tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo.
L’articolo elenca anche grandi incisori cinquecentestchi.
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