Bandiera russa col volto di Cristo
Un giornalista è stato nel Donbass, nelle zone controllate dai russi, ed è rimasto stupito nel vedere una bandiera col volto di Cristo, evidentemente usata come simbolo dagli invasori.
Il volto di Gesù è stilizzato come nelle icone ortodosse. È inserito all’interno di un’aureola in cui si vedono tre raggi. Il tutto è davanti a un fondo rosso.
Bandiere del genere sono in vendita sul web, anche è difficile trovare informazioni precise.
Nell’insieme compaiono varie lettere dell’alfabeto, quattro gruppi in bianco su fondo rosso ai quattro angoli, e tre lettere singole in rosso su fondo bianco nella croce che sta nell’aureola.
Legacy Icons spiega il significato dei quattro gruppi di lettere all’esterno. Non sono cirilliche ma slavoniche. A quanto pare si leggono IC XC NIKA, che significa “Gesù Cristo Conquista”.
La bandiera sarebbe conosciuta anche come Sacro Volto, Immagine di Edessa o Mandylion.
Non si dice nulla delle lettere che stanno nell’aureola.
Il sito è specializzato in icone in tutti i formati e su tutti glli argomenti (Gesù, Trinità, Maria, santi, festività...) oltre che in oggetti devozionali (libri, candele, bruciatori di incenso).
Ci sono perfino mazzi di carte, non da gioco ovviamente, ma con l’immagine sul davanti e la spiegazione sul retro.
Quelle che il sito, in inglese, chiama lettere slavoniche provengono da un alfabeto che in italiano si chiama alfabeto cirillico arcaico, che si usava appunto a partire dal decimo secolo nella Chiesa ortodossa per scrivere una lingua chiamata antico slavo ecclesiastico, o slavonic in inglese.
Wikipedia mostra tutte le lettere nella forma antica, in Unicode, il nome in lettere cirilliche o latine, la traslitterazione e la pronuncia.
Sulla bandiera la sillaba NI sembra un carattere unico, visto che c’è un trattino in salita che unisce la seconda asta della N a quella della I, formando un insieme simmetrico.
Le scritte IC e XC sulla bandiera sono sovrastate da un trattino orizzontale, forse a indicare che si tratta di abbreviazioni.
In alcune versioni dell’icona le lettere nell’aureola si riconoscono meglio. A sinistra ce n’è una a forma di W che sarebbe una otu, in alto ci potrebbe essere una O e a destra una N, ma le prime due hanno dei diacritici.
Il sito Ortodox Arts Journal spiega che la O in alto è un articolo maschile singolare definito, mentre le altre due lettere sono il participio presente del verbo essere in greco.
Una traduzione non letterale potrebbe essere “colui che è”.
Il riferimento risale forse all’episodio biblico in cui Dio dice a Mosè: “Io sono colui che sono”.
Secondo il sito queste tre lettere cominciano ad apparire in Egitto nel 1130 e in Nubia el 1150, mentre sono assenti nei ritratti di Cristo realizzati in precedenza.
Si tratterebbe di scoperte archeologiche recenti, e sembra strano che il resto della cristianità sia rimasto influenzato da immagini realizzate in posti non proprio centrali per il culto.
Comunque, nelle icone russe del Duecento già si vedono vari esempi del genere. Talvolta la O è a sinistra e la omega è in alto. Nei secoli successivi questa dicitura compariva molto di frequente, tanto che l'autore dell'articolo credeva che fosse stata usata da sempre.
Dicono su Reddit che il viso di Cristo raffigurato sulla bandiera è ripreso da un’icona del dodicesimo secolo conservata nella cattedrale dell’Assunzione nel Cremlino di Mosca.
La stessa immagine è comparsa anche in altre bandiere, soprattutto quella del Granducato di Mosca, forse usata ai tempi di Ivan Il Terribile (ma sul web le informazioni sono fin troppo frammentarie).
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