La scelta del font è importante
Don McMillan è un ex ingegnere americano diventato comico.
Il suo show è tutto incentrato sul modo di pensare degli ingegneri. Per introdurre ogni sua battuta mostra delle slide utilizzando un proiettore o uno schermo e attivando le transizioni col telecomando.
Ha dedicato alcune sue battute ai font.
In una mostra una slide con l’intestazione della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, come venne stampata all’epoca. Subito dopo la mette a confronto con lo stesso documento impaginato in Curlz.
“Non avremmo il nostro Paese se lo avessero stampato in Curlz. Nessuno li avrebbe presi sul serio”, è la battuta.
Un altro esempio dell’importanza dei font è tratto da una poesia d’amore che scrisse a sua moglie e che diceva “Sarai mia per sempre”.
Lui l’aveva scritto in Tahoma, come il resto della poesia.
Avrebbe potuto cambiare e scriverlo in Miss You: corsivo calligrafico, asse verticale, occhielli sui tratti ascendenti e un cuoricino al posto del punto sulla i.
Un font molto romantico: “Avete sentito? Le donne qui hanno sospirato. Le stesse parole, ho solo cambiato font”, dice il comico. “Adesso se cambio in Something Strange...”, e visualizza sullo schermo la scritta in questo carattere in stile horror, leggendo di nuovo la frase con una intonazione inquietante. “Non è quello che intendevo”, aggiunge subito dopo, mentre la gente si sbellica dalle risate.
In un’altra versione dello stesso sketch impagina la dichiarazione di indipendenza anche nel famigerato Comic Sans e in Wingdings, noto dingbat che contiene manine, segni zodiacali, faccine e simboli religiosi. “Sapete che mi ci sono voluti quattro giorni per preparare questa schermata? Ma quanto sono nerdy!”, dice.
Dopo la battuta finale col messaggio d’amore che diventa inquietante la raccomandazione che dà è: “Questo è il mio messaggio: scegliete il vostro font accuratamente”.
Il Something Strange non è uno di quelli che si trovano di default sui computer. Si può scaricare gratuitamente da Dafont. L’autore è Jsh Creates.
È gratuito solo per uso personale mentre per usi commerciali deve essere acquistato.
La cosa che si nota anche nei filmati è che mentre la I è tracciata con le grazie, la L maiuscola è tracciata come se fosse una I senza grazie.
Ovviamente il font è caricato nella categoria Fantasia/Horror. Viaggia su circa 10 download giornalieri, oggi, mentre in totale i download sono oltre 314 mila solo da questo sito.
Il font è solo di lettere maiuscole. La versione demo non ha lettere accentate, numeri e segni di interpunzione nello stesso stile.
Lo stesso autore ha caricato ben 600 font sul sito (strano non ci ho mai fatto caso). I più scaricati mentre scrivo sono Tenderloin Chicken (Script/Hadwritten, stampatello), Merry Christmas Trees e Mona Shark (Fantasia/Fumetto, 3d, lettere nere e spessore sketch).
Il secondo è un dingbat (Vacanze/Natale) con alberi di Natale molto carini, disegnati in maniera più o meno stilizzata, da semplici scarabocchi zigzaganti a qualcosa di più sketch o calligrafico.
Adatto per decorazioni natalizie, come pure il Christmas Snow che troviamo poco più in basso, con lettere che vengono sommerse da una fitta nevicata.
Nella prima pagina troviamo altri dingbat, tra cui alcuni adatti per i tatuaggi: Tribal Animals Tattoo Designs, Hearts and Stars e la collezione di farfalle Tribal Butterflies.
Già che ci siamo andiamo a dare un’occhiata anche all’ultimo della lista: System Overload, nella categoria Script/Scarabocchio (in inglese Trash), maiuscole scarabocchiate, appunto.
Il font che McMillan chiama Miss You pure si trova su Dafont, ma non è il Miss You di Bearytype, che pure sta sullo stesso sito. Il nome corretto è I Miss Your Kiss, e la fonderia è Misti’s Fonts.
4 download ieri, 131 mila totali.
Oltre a lettere, numeri, segni di interpunzione e lettere accentate, il file contiene qualche decorazione calligrafica, cuori e il segno delle labbra.
Il punto è sempre un cuoricino, anche nel punto e virgola e nei due punti.
Gli altri font citati da McMillan (Tahoma, Wingdings, Comic Sans e Curlz) sono tutti inclusi nel software Microsoft.
Commenti
Posta un commento