Scary Halloween

Il giorno di Halloween ho fatto un salto su Dafont per vedere quali erano i font più scaricati nell’apposita categoria del sito.

Al primo posto, con oltre tremila download giornalieri (anzi quasi quattromila), c’era lo Scary Halloween di Phelan Riessen, con lettere sgocciolanti.

Al secondo posto, a quota duemila, il CF Halloween di Cloutierfontes, sempre a lettere sgocciolanti ma con una O dalla faccia di zucca intagliata e una ragnatela sulla W.

Al terzo posto, poco sotto i duemila, lo Spooky Moster di Font Bundles, altre lettere sgocciolanti.

Il primo a non sgocciolare è lo Zombie Zone di Asep Rendi. Qui le lettere sono semplicemnete distorte.

L’Halloween di Winarko invece è il primo ad avere le minuscole. Qui su ogni lettera c’è stato incollato un disegnino: zucca, fantasmino, ragnatela... La O ha la faccia da zucca, con tanto di pupille.

Abbiamo poi l’Halloween Morning di Woodcutter, ancora sgocciolante; l’Halloween Spooky di Ahwe Project, serif maiuscoletto con lettere di altezze diverse; il Konstantine di Tokopress, serif maiuscolo con grazie un po’ mostruose; il Black Witcher di Ditatype che è in stile horror; e l’Halloween di Gado Gado che invece è fatto a pennellate.

Il primo dei dingbat è il Freaky Halloween: streghe, pipistrelli, zucche, ragnatele.

Il Decorative Tree Night ha una ragnatela con ragnetto su ogni lettera.

I font di questa categoria riempiono 30 pagine da 20. In ultima pagina troviamo il Nightmare At The Supermarket di Woodcutter, maiuscole coi contorni disegnati come se l’avesse fatto un ragazzino che non ha mai fatto niente del genere in vita sua; e il Witchy Whiskers, di Alpaprana Studio, dove i contorni sono composti da tanti segmenti rettilinei irregolari, e che in effetti non fa venire in mente le streghe.

Quest’anno possiamo dare un’occhiata anche a Google Fonts. Il sito finora non aveva introdotto né tag né categorie, nonostante il catalogo abbia raggiunto quota 1720 famiglie e la ricerca è sempre più difficoltosa.

Ora ci sono 8 categorie di sans, 9 di serif, 4 di calligrafici, 17 riguardanti l’aspetto, 18 la sensazione, e due stagionali: Diwali e Halloween.

Diwali è una festa indiana che cade più o meno in questo periodo. Non so in cosa consiste, bisognerà approfondire.

Nella categoria Halloween ricadono ben 42 font.

Al primo posto Rubik Wet Paint di Nan e Luke Prowse. Sgocciolante.

Al secondo posto Creepster di Sideshow, dai contorni un po’ appiccicosi con lettere che si restringono verso il basso.

Segue eater di Typomondo, con lettere spinose.

Poi c’è Henny Penny di Brownfox, con lettere serif che si muovono gioiose senza limiti.

Il Nosifer di Typomondo è un sans all-caps largo che sgocciola sangue.

Nella lista troviamo anche il Grenze Gotisch, lettere dalle proporzioni moderne ma con qualche dettaglio che evoca il gotico; Ruslan Display, lettere pesanti che mi ricordano un qualche alfabeto scomparso; New Rocker, un altro gotico; Meddon, una calligrafia antica illeggibile; Sancreek, tuscan western, oltre a tanti altri.

L’ultimo della lista è Purple Purse di Astigmatic, serif dalle proporzioni bodoniane ma con le lettere deformate qua e là.

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