Come usare i font in InDesign
Su Youtube si può vedere un video in inglese di 12 minuti in cui si spiegano le basi di Adobe InDesign: come creare un nuovo documento, fissare le linee guida, inserire una casella di testo, scegliere il font da utilizzare e come regolarlo.
Nel programma ci sono due menù. Cliccando sul primo compare la lista con i nomi di tutti i font installati. Vicino a ciascuno c’è un’anteprima della parola selezionata, per vedere che effetto fa in quello stile.
Cliccando sul secondo menù invece compare una lista di tutti i “family members of that font”, ossia i membri della famiglia di quel font. La youtuber ha scelto il Bodoni 72, i membri della famiglia sono soltanto 3: Book, Book Italic e Bold.
Per chi usa Office questa visualizzazione può sembrare un po’ strana, perché come sappiamo nei programmi da ufficio è stata scelta un’impostazione diversa e contraddittoria, che ha creato un bel po’ di confusione in materia di tipografia.
In Office e programmi simili c’è un solo menù a discesa coi nomi dei font. Ci sono poi tre pulsanti che servono per attivare il grassetto, il corsivo e la sottolineatura.
Quindi, scegliendo il font Arial si può passare al grassetto senza cambiare font, mentre per passare al Black bisogna cliccare sul menù a discesa e scegliere Arial Black come se fosse un altro tipo di carattere.
In realtà le forme delle lettere dell’Arial Bold e quelle dell’Arial Black si trovano entrambe in due file separati dall’Arial Regular.
Passare da Regular a Bold o a Black significa in entrambi i casi cambiare file di riferimento, ma per gli utenti di Office questo non è evidente.
Invece nei software professionali di desktop publishing ci sono due caselle: una per scegliere il nome della famiglia e una per scegliere il nome dello stile. Quindi gli utenti tendono a usare la parola typeface per indicare la famiglia (ad esempio Arial) e font per utilizzare lo stile (Bold, Italic, Bold Italic, ma anche Black o Narrow o Rounded).
Su InDesign c’è una guida molto dettagliata in italiano che si apre con i concetti di base.
“Un font è un insieme completo di caratteri, cioè di lettere, numeri e simboli che condividono spessore, larghezza e stile, come Adobe Garamond Bold 10 punti”.
“I tipi di carattere, detti anche famiglie di caratteri o famiglie di font, sono raccolte di font che condividono lo stesso aspetto e progettati per essere usati insieme, come Adobe Garamond”.
“Il formato di stile è una variante di un singolo font appartenente a una famiglia di font. In genere lo stile Roman o Plain (il nome effettivo varia a seconda della famiglia) è il font di base, che può includere formati quali normale, grassetto, semigrassetto, corsivo e grassetto corsivo”.
La pagina in italiano è la traduzione di una pagina in lingua inglese in cui si è cercato di dare un’idea dei termini originali. Il traduttore ha usato la parola “font” per indicare i font, visto che è comprensibile e comune anche in lingua italiana, mentre ha chiamato “tipi di carattere” quelli che nella versione inglese sono i “typefaces” e ha chiamato “formati di stile” quelli che in inglese vengono chiamati “type styles”.
Purtroppo in lingua italiana non esistono due parole diverse che rendano l’idea della differenza tra font e typeface. La parola font può essere tradotta come tipo di carattere, che però è anche la traduzione di typeface. Inoltre, nell’uso comune si può abbreviare dicendo semplicemente carattere, che è anche la traduzione della parola inglese character, che può indicare il glifo o la battuta, a seconda dei contesti.
Un traduttore umano fa fatica a rendere l’idea di queste sottigliezze, in italiano. E ogni tanto sul web si trovano testi tradotti in automatico da qualche software che ottiene effetti ridicoli cercando di fare la distinzione tra i casi in cui bisogna utilizzare la parola “carattere” e quelli in cui invece bisogna usare “carattere” (typeface e font, nell’originale).
Nel video su Youtube viene spiegato
come si imposta in InDesign la dimensione del testo, il valore dell’interlinea,
l’optical scaling, il tracking (lo spazio tra le lettere), il
colore. E poi come allineare fra di loro varie caselle di testo in
orizzontale o verticale, come distribuire uniformemente gli spazi,
gestire la sillabazione e gli stili, eccetera. Insomma le nozioni
basilari. Peccato per l’audio che è in qualità infima, ma le
spiegazioni sono molto chiare.
Commenti
Posta un commento