Numeri stranieri in OpenOffice

 

Solo in sei lingue al mondo, tra quelle supportate da OpenOffice, si possono usare numeri diversi da quelli che usiamo noi. Il software è progettato in maniera tale da effettuare la conversione in automatico. In questo file tutte le caselle puntano alla B1, ma l'aspetto del numero è diverso perché ho cambiato in ciascuna l'impostazione Lingua nella finestra Formatta Celle.

 

In OpenOffice Calc, detto anche Foglio Elettronico, ossia l’alternativa a Microsoft Excel, è possibile formattare diversamente i numeri a seconda della lingua di riferimento.

Questo perché in Paesi diversi si usano convenzioni diverse. In Italia ad esempio si separano le migliaia dai milioni e dai miliardi utilizzando il punto, mentre i decimali vengono dopo la virgola. Nel mondo anglosassone è l’opposto: i decimali vengono dopo il punto mentre la virgola separa le migliaia.

Gli svizzeri mettono l’apostrofo alle migliaia e il punto per i decimali.

Ancora più insolito è quello che fanno gli indiani, che separano la parte intera dopo tre cifre solo fino alle migliaia, perché poi procedono a gruppi di due. Questo perché nella loro lingua hanno dei nomi specifici anche per le unità intermedie. Per dire, centomila corrisponde alla quantità di 1 lakh, quindi si scrive 1,00,000. Ci sono cinque zeri, come da noi, ovviamente, ma la virgola la troviamo dove non ci aspetteremmo.

In gran parte del mondo si usano gli stessi numeri che usiamo noi, anche se il sistema di scrittura è diverso. Testi in arabo, in indiano, in cinese possono essere completamente illeggibili per un italiano, e l’unica cosa che si riconosce nel testo sono i numeri, uguali ai nostri.

Ma non è così ovunque. Alcuni Paesi usano ancora numeri dalla forma diversa, ai quali Unicode ha dato un valore specifico, diverso rispetto a quello assegnato ai numeri occidentali.

Ma il software deve essere portabile, quindi è stato fatto in modo da tradurre automaticamente i numeri da un sistema all’altro.

Cliccando sulla cella nel foglio di calcolo col pulsante destro e poi su Formatta Celle, nella scheda numeri si può vede sulla destra un menù a discesa con scritto Lingua.

Di solito è impostata quella Predefinita dal sistema, ma si può scorrere la lista completa, vedendo contemporaneamente nell’anteprima come verrebbe visualizzato un numero standard, e nella casella Formato le varie alternative disponibili. Così possiamo renderci conto al volo di quali sistemi si usano nelle diverse lingue.

Procedendo in ordine alfabetico, il primo risultato strano che troviamo è il Burmese, dove il numero 1 si fa come un cerchietto leggermente aperto, di forma simile allo zero, che può trarre in inganno. I numeri burmesi sono la prima opzione, ma è possibile scegliere anche i numeri occidentali.

La seconda che troviamo è la lingua Dzongkha, che ha l’impostazione di default in numeri occidentali ma fornisce le opzioni coi numeri locali prima di quelle coi numeri normali, e la divisione delle migliaia è fatta alla maniera indiana (a gruppi di due invece che di tre). La lingua Dzongkha si parla in Tibet (Buthan, India, Nepal).

Poi troviamo la lingua Khmer, della Cambogia, che pure ha un proprio set di numeri, che viene messo in secondo piano rispetto a quelli normali.

Il nepalese del Nepal invece ha solo l’impostazione coi numeri nativi. Il paese solo di recente ha iniziato a introdurre i numeri moderni su banconote e targhe automobilistiche, ma evidentemente la matematica è ancora quella tradizionale. Ne ho già parlato nei giorni scorsi: le indicazioni che vengono date a chi vuole vivere e lavorare nel Paese dicono che bisogna imparare non soltanto la lingua, ma anche la forma dei numeri, perché vengono usati anche sui documenti ufficiali e nella contabilità. Ad esempio sugli estratti conto delle banche.

Lo stesso capita per il Persiano (Iran): OpenOffice fornisce solo il sistema coi numeri locali.

Per la lingua Thai della Thailandia invece la prima scelta è il sistema occidentale, ma viene fornito anche il sistema tradizionale, dove ogni carattere è composto soltanto da tratti curvi perché in origine si scriveva su foglie di palma e le linee dritte potevano lacerare le venature.

E poi? Basta. Questo è tutto. In tutto il mondo sono solo sei i popoli che ancora usano nella contabilità le cifre tradizionali, alcuni in maniera esclusiva o prioritaria, ma altri solo con funzione ausiliaria.

 

Anche se l'aspetto dei numeri è diverso, la sostanza è la stessa, quindi posso eseguire operazioni con i valori indipendentemente dal loro aspetto. Il valore della casella B7 qui è SOMMA(B5:B6). Il risultato visualizzato è 3, perché nella casella B5 c'è un normale 1 (ma la cella è formattata per la lingua nepalese), mentre nella casella B6 c'è semplicemente un 2 (ma la cella è formattata per la lingua persiana).

Una curiosità: se invece che con i Numeri lavoriamo con le Date, possono esserci conseguenze indesiderate. Convertendo la data  25/12/2024 in thailandese ottengo il numero 25, scritto in stile occidentale, seguito da due caratteri tailandesi puntati e infine dall'anno, di nuovo in numeri occidentali: 2567.

Cosa?!? Si tratta di un bug? No, perché il software è in grado non solo di cambiare l’aspetto dei numeri, ma anche di passare da un calendario all’altro. I thailandesi contano gli anni dall'inizio dell'era buddista, 543 avanti Cristo, come ci racconta Wikipedia in italiano.

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