Esercizi di lettering
Su Youtube si può vedere un video che dà qualche consiglio a chi vuole iniziare a disegnare a mano delle lettere dell'alfabeto.
Il primo è quello di preparare un rettangolo largo tre quadretti e alto cinque, e costruire le lettere prima ricalcando i confini tra i quadretti e poi aggiungendo qualche diagonale tra le intersezioni delle linee, infine aggiungendo delle curvature per rendere l'aspetto della lettera più gradevole e originale.
Quasi tutte le lettere possono essere realizzate in una griglia di 3x5, ma per M e W serve una griglia di 5x5.
Tipograficamente il risultato è molto goffo, ma è da tenere conto che questo è soltanto un primo esercizio, che serve per incominciare. Mano mano che si notano i difetti, bisognerebbe correggerli imparando qualcosa di nuovo.
Ad esempio, l'idea che il tratto verticale di una L senza grazie abbia lo stesso spessore del tratto orizzontale non è corretta, in tipografia, perché in questo caso l'occhio percepisce il tratto orizzontale come troppo pesante. Bisogna farlo leggermente più sottile rispetto a quello verticale affinché sembrino dello stesso spessore.
Stesso discorso per quanto riguarda la O o la S: non possono essere disegnate interamente nello stesso rettangolo in cui è disegnata la T, altrimenti sembrano più basse. Le curve in alto e in basso devono sforare un po' rispetto alla linea superiore e inferiore, per far sembrare che le lettere abbiano la stessa altezza di quelle composte solo da tratti rettilinei.
E che dire della M che viene disegnata nel video? E' una W a tre vertici ribaltata, con tutti i tratti obliqui. Per giunta, sono tratti ottenuti sovrapponendo semplicemente dei parallelogrammi che hanno dei lati in comune nella parte superiore e in quella inferiore. Il risultato è che le controforme inferiori sono molto piccole, e la sovrapposizione delle aste in alto crea una superficie piena troppo estesa.
Dopo la dimostrazione di qualche effetto da realizzare, come quello dell'incisione, l'autore del video decide che vuole realizzare a mano il logo di Stranger Things, utilizzando sempre questo sistema della griglia. Quando prova a disegnare la R si rende conto che la forma non coincide: il baricentro è rialzato, l'occhiello superiore non è simmetrico, la gamba è curva, e si estende più avanti rispetto al tratto superiore. A quel punto la griglia diventa secondaria, o viene cancellata, e ci si concentra più sull'effetto che si vuole ottenere che sulle linee fissate in precedenza.
Il risultato che si vede nel video è un po' deludente visto che l'autore si ostina a disegnare delle lettere estremamente geometriche in maniera non geometrica, e sbaglia la griglia pur usando il righello.
Realizzare font geometrici a computer porta a risultati molto migliori, anche a chi non sa disegnare. Si tratta di fissare punti su un piano cartesiano virtuale. Non c'è bisogno di avere la mano ferma per tracciare una linea dritta perfettamente orizzontale: basta scrivere le coordinate del punto di partenza e di quello di arrivo. E non c'è bisogno di concentrarsi più di tanto per fare due linee della stessa identica lunghezza: basta semplicemente impostare le stesse coordinate di partenza e di arrivo.
Molti dei font più diffusi non sono disegnati all'interno di una griglia precisa, anche per via delle tante correzioni di poche unità che servono per correggere gli effetti negativi delle illusioni ottiche che si vengono a creare. E poi c'è una lunga tradizione di regole che riguardano il disegno delle lettere: in un serif la A non è simmetrica, ma uno dei due lati deve essere più sottile dell'altro. Di quanto più sottile? Un po' di più per i caratteri dislpay, un po' di meno in caso di carattere da utilizzarsi in piccole dimensioni.
Comunque l'idea di basarsi su una griglia può essere utilizzata per ottenere font display dall'aspetto originale.
E' questa l'idea che sta alla base del sito FontStruct, che è pure gratis e senza installazione (bisogna registrarsi).
Nella home page del sito parte un filmato che mostra come è facile disegnare in questo modo: basta muovere il mouse sulla griglia, e i quadratini si colorano. Oppure si riempiono di pallini, o stelline, di cui si possono regolare le dimensioni.
Insomma, con questo sistema disegnare una lettera dell'alfabeto è facile come tracciare delle linee sul foglio, con il vantaggio che le linee vengono dritte di default e qualunque errore può essere corretto senza lasciare traccia.
I font completi possono essere caricati sul sito.
Anche gli utenti non iscritti possono scaricare gratuitamente i font già caricati dagli altri.
Una complicazione per chi vuole realizzare forme originali in un font digitale consiste nel fatto che bisogna disegnare ogni lettera in modo tale che si incastri alla perfezione con qualsiasi altra lettera dello stesso alfabeto, o in alternativa dover inventare tutte le possibili legature.
Da questo punto di vista il lettering è molto più semplice: si prende una parola ben precisa e si disegnano solo le lettere che la compongono, deformandole a piacimento per ottenere un effetto gradevole specifico per quella parola e per quell'uso.
Tra i video collegati Youtube ne consiglia uno in cui si insegnano le basi della calligrafia.
Qui il punto di partenza è un particolare foglio a righe su cui sono segnate anche delle linee oblique per l'inclinazione delle lettere.
Non si tratta di un foglio di carta ma di un'applicazione per Apple iPad Pro.
Comunque quello che si può fare lì si può fare anche con carta e matita.
I primi esercizi possono essere noiosi e ricordano quelli che vengono dati ai bambini dell'asilo prima di insegnare loro le lettere. Ma gli effetti più creativi possono essere tentati solo quando si è abituata la mano a seguire certi percorsi.
Si passa poi agli alfabeti e alle singole parole, valutando il numero di righe da occupare per ottenere le proporzioni desiderate.
Il risultato qui è più armonioso anche perché si tracciano lettere esplicitamente progettate per la scrittura a mano.
Nell'ultima pagina realizzata si vede una scritta piena di svolazzi calligrafici molto belli. Nei video successivi si possono vedere lavori molto più elaborati, in assenza di linee guida.
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