I nomi più importanti nella storia della tipografia

Dopo avere chiesto a tre diverse intelligenze artificiali di elencarmi le dieci date più importanti nella storia della tipografia, ho rifatto lo stesso gioco ma con i nomi. 

I nomi più importanti nella storia della tipografia.

Prima ho chiesto a Gemini, l'IA di Google. 

La risposta è stata questa.

Al primo posto, in ordine cronologico, l'inventore della stampa a caratteri mobili in Europa, Johann Gutenberg, che "rivoluzionò la produzione di libri con la sua bibbia a 42 linee" (tradotto dall'inglese, si intende 42 righe di testo). 

Al secondo Aldo Manuzio, "editore e tipografo veneziano, introdusse il carattere corsivo e i libri tascabili, rendendo i testi più accessibili".

Il terzo è Claude Garamond, incisore che realizzò il carattere che porta il suo nome, "noto per la sua eleganza e leggibilità". 

Poi troviamo, uno dopo l'altro Giambattista Bodoni e Firmin Didot, che lavorarono più o meno nella stessa epoca e ispirandosi agli stessi principi. I loro caratteri avevano forti contrasti tra tratti spessi e sottili, il secondo è famoso anche per avere introdotto il sistema di misurazione tipografica basato sui punti che prendono il suo nome. 

I nomi successivi sono britannici: Caslon, Baskerville e Morrison. I primi due lavoravano nel Settecento, l'ultimo invece è novecentesco, famoso per avere supervisionato la creazione del Times New Roman. 

Troviamo poi il nome di Frederic Goudy, americano, quello di Jan Tschichold, tedesco. 

Nessuno dei componenti della lista è ancora in vita. 

Noto che Gemini ha cambiato totalmente prospettiva. Quando gli ho chiesto le date principali della tipografia ha considerato la questione dal punto di vista complessivo, includendo le tecniche di stampa, mentre ora che ho chiesto i nomi, tutti hanno a che fare col type design, ossia col disegno dei caratteri.

Ad esempio, nell'altra lista compariva la data in cui Bi Sheng inventò i caratteri mobili in Cina, o quella in cui Ottmar Mergenthaler ha inventato la linotype negli Usa. 

I soli nomi che ritroviamo sono quelli di Gutenberg e Manuzio.

Ora faccio la domanda a Copilot, l'intelligenza artificiale di Microsoft.

Nessuna sorpresa per quanto riguarda i primi nomi che vengono fuori: Gutenberg, Manuzio, Garamond, Caslon, Bodoni, Baskerville, Goudy e Morison.

Manca Didot, manca Tschichold, ma ci sonno due new entry, alla fine: Herman Zapf e Matthew Carter. Il primo ha disegnato Palatino e Optima, il secondo Verdana e Georgia. 

Anche Copilot quindi ha nominato solo type designer.

Chiediamo allora a Grok, l'intelligenza artificiale di X. 

E questa mi sorprende.

Al primo posto in ordine cronologico ci mette Bi Sheng. "Anche se la sua tecnica non si diffuse globalmente, è riconosciuto come un pioniere della tipografia", dice il sito, anche se persiste nell'errore di credere che i suoi caratteri fossero in legno anziché in ceramica. 

Al secondo posto c'è Johannes Gutenberg.

Al terzo ci mette Aldo Manuzio. E fin qui nessuna sorpresa.

La sorpresa arriva al quarto posto, dove nomina Francesco Griffo, che in realtà era l'incisore che realizzò i caratteri di Manuzio. 

"E' celebre per avere creato il carattere Bembo e il primo corsivo, che imitava la scrittura a mano e migliorava la leggibilità", dice Grok, che a quanto pare ha una predilezione per questo carattere Bembo, che cita anche nel paragrafo dedicato a Manuzio. 

Il quinto nome è quello di Caxton, che "portò la stampa in Inghilterra nel 1476.

Il sesto e il settimo sono quelli di Garamond e Baskerville

L'ottavo mi spiazza: Alois Senefelder. E chi è? "Inventore tedesco della litografia nel 1796. La sua tecnica ampliò le possibilità della stampa, permettendo la riproduzione di immagini e testi complessi". 

Detto con queste parole non è poi così chiaro, comunque il fatto è che non si tratta di un type designer, così come non lo è il nome successivo che troviamo nella lista, quello di Ottmar Mergenthaler, l'inventore della macchina per la composizione a caldo linotype. 

L'ultimo nome in ordine cronologico è quello di Zapf. Il disegnatore tedesco è ormai morto da dieci anni.  

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