Le date più importanti nella storia della tipografia
Ho chiesto a Grok, l'intelligenza artificiale di X, quali sono le date più importanti nella storia della tipografia.
La prima, in ordine cronologico, è "Circa 1040": "Invenzione della stampa con caratteri mobili in legno da parte di Bi Sheng in Cina. Questo è considerato il primo passo verso la tipografia moderna, anche se la tecnica era limitata e non si diffuse ampiamente".
Ieri avevo fatto la stessa domanda a Gemini, e anche l'IA di Google fissava l'inizio della storia a Bi Sheng. Solo che parlava di caratteri in ceramica, non in legno. Inoltre le sue descrizioni erano più stringate mentre quelle di Grok forniscono qualche dettaglio in più.
Al numero 2 troviamo gli anni 1450-1455: "Johannes Gutenberg introduce la stampa con caratteri mobili in metallo in Europa e completa la Bibbia di Gutenberg. Questo evento rivoluziona la produzione di libri, rendendola più veloce ed economica e segna l'inizio della stampa di massa".
Gemini aveva dedicato due punti diversi all'invenzione della stampa, 1450 e alla stampa della Bibbia, 1455, perdendo così la possibilità di citare un episodio ulteriore.
Al terzo posto troviamo l'anno 1476: "William Caxton introduce la stampa in Inghilterra, aprendo la prima tipografia a Westminster. Questo porta alla diffusione della stampa in lingua inglese e alla standardizzazione della lingua".
Questo episodio Gemini non lo citava, e può avere importanza a livello locale, o anglocentrico. Qualcosa di simile si potrebbe scrivere per chiunque abbia introdotto la stampa in qualunque Paese del mondo.
La quarta data ci interessa in quanto italiani: 1539, "Francesco Griffo crea il carattere Bembo per Aldo Manuzio, un tipografo veneziano. Questo segna l'inizio della raffinatezza nel design dei caratteri, con particolare attenzione alla leggibilità e all'estetica".
Manuzio viene citato anche da Gemini, ma per l'invenzione del corsivo italico, ormai usato ovunque al mondo, e per i libri tascabili.
Il fatto che la particolare attenzione alla leggibilità e all'estetica sia da ricondurre a Manuzio è altamente opinabile. Anche Gutenberg ha curato l'estetica, e a Venezia aveva già operato Jenson, per esempio, i cui caratteri non è che siano illeggibili.
Ma non ci fermiamo: seguono duecento anni di vuoto, perché la data successiva qui è il 1737, quando "John Baskerville sviluppa il carattere che porta il suo nome, noto per la sua eleganza e contrasto. La sua innovazione nella carta e negli inchiostri migliora ulteriormente la qualità della stampa".
Anche questo punto è anglocentrico. Perché citare Baskerville quando non si è citato Garamond? Comunque, questo nome mancava in Gemini, che poneva meno l'attenzione sul disegno dei caratteri e più su alcune tecniche di stampa.
Punto 6, anno 1796: "Alois Senefelder inventa la litografia in Germania. Questa tecnica, basata su lastre di pietra, apre nuove possibilità per la stampa di immagini e testi complessi".
Questo lo diceva anche Gemini, e un po' ho storto il naso perché così non rende l'idea. In origine le stampe litografiche si facevano disegnando con una matita grassa su una pesante lastra di pietra. Tutto ciò aveva il vantaggio di permettere di stampare i disegni e le scritte realizzate a mano senza bisogno di incidere e senza sprecare i materiali, ma non fu minimamente un'alternativa alla tipografia coi caratteri in rilievo. Solo in un secondo momento l'invenzione si è rivelata determinante, quando si è scoperto che lo stesso principio si applicava a lastre in metallo e che con tecniche fotografiche era possibile trasferirci sopra un testo composto tipograficamente. Oggi la rilievografia è usata solo in pochi ambiti, mentre una delle tecniche più utilizzate è la stampa offset, che è un sistema planografico derivato dalla litografia.
La settima date rilevante secondo Grok è il 1814, quando "Friedrick Koenig introduce la prima pressa a vapore, rivoluzionando la velocità di stampa e rendendo possibile la produzione di giornali su larga scala".
Di quest'evento su Gemini non c'era traccia. Ed è interessante perché finora non ci avevo mai dato peso: Koenig era tedesco, lavorò a meccanizzare il torchio usato per la stampa, collaborando col connazionale Bauer. La Koenig & Bauer nell'Ottocento fu una delle fabbriche più affermate nel settore.
All'ottavo posto nella lista di Grok troviamo il 1886, anno in cui "Ottmar Mergenthaler inventa la Linotype, la prima macchina per la composizione automatica delle righe di testo. Questo accelera enormemente il processo di stampa di giornali e delle riviste".
Anche per Gemini l'invenzione della Linotype era fondamentale nella storia della stampa. Un perplessità riguarda il riferimento al processo di stampa, che nei non addetti ai lavori potrebbe creare un po' di confusione. La linotype non è una macchina da stampa, ma una macchina per la composizione.
L'invenzione ottocentesca che ha velocizzato il processo di stampa vero e proprio è la rotativa, ma a quanto pare né Gemini né Grok hanno dedicato una posizione all'evento.
Le ultime due date fornite da Grok sono novecentesche.
Nel 1961 si segnala l'"Introduzione del sistema di fotocomposizione, che sostituisce la composizione a caldo con caratteri metallici, portando la tipografia nell'era digitale".
Effettivamente sì, nella lista fornita da Gemini mancava qualunque riferimento alla fotocomposizione, quindi su questo ha ragione Grok. Ma perché il 1961? L'Ia non fa nessun nome, né di persona, né di fabbrica, né di prodotto.
Wikipedia non cita mai la data del 1961, né nell'articolo in italiano dedicato alla fotocomposizione, né in quello in inglese.
L'ultima data fornita da Grok è il 1985: "Adobe lancia PostScript, un linguaggio di descrizione delle pagine che, insieme ai software di desktop publishing come Aldus PageMaker, democratizza la tipografia e la porta sui personal computer".
Anche Gemini concludeva la lista in questo modo, anche se non nominava direttamente né Adobe né Pagemaker.
Già che ci sono, faccio la stessa domanda anche a Copilot, l'intelligenza artificiale di Microsoft.
La prima data è il 1040, Bi Sheng.
La seconda 1450, Gutenberg.
Al terzo posto, sorpresa! 1465, "Il primo libro stampato in Italia, presso il monastero di Subiaco".
A quanto pare Bing fornisce una risposta più tarata sul pubblico italiano, pur senza nominare Swheinheim e Pannarz. Difficilmente quest'episodio può essere considerato importante in Inghilterra, immagino, ma per noi conta eccome.
1501, Manuzio, che introduce i libri tascabili e il carattere corsivo.
Passano due secoli, 1702, una nuova sorpresa: "Viene pubblicato il primo quotidiano stampato, il Daily Courant a Londra".
Le altre due intelligenze artificiali non avevano mai nominato nessun quotidiano.
L'altra data settecentesca è il 1798, l'invenzione della litografia, "un metodo di stampa basato su pietre calcaree".
Eccoci all'Ottocento: 1814, "La prima macchina da stampa a vapore viene utilizzata dal The Times di Londra".
E di questo le altre due non si erano occupate.
Poi abbiamo il 1886, con l'invenzione della linotype.
Le ultime due date risultano completamente nuove:
1984: "Apple lancia il Macintosh, introducendo il desktop publishing e rivoluzionando la tipografia digitale". Wow!
E: 1990, "Nasce il formato TrueType, che permette una maggiore flessibilità nella creazione e distribuzione di font".
E effettivamente il nome TrueType è più popolare rispetto a PostScript, oggi, per non parlare della Apple che è una delle aziende leader del settore informatico.
Insomma, ricapitolando, ecco quali date sono venute fuori e quali delle tre IA le hanno tirate in ballo:
1040 Bi Sheng (tutte);
1450-1455 Gutenberg (tutte);
1465 Subiaco (solo Copilot);
1470 La prima tipografia a Venezia (Gemini);
1476 Caxton (solo Grok);
1501 Manuzio (Gemini e Copilot);
1539 Bembo (solo Grok);
1702 Daily Courant (solo Copilot);
1737 Baskerville (solo Grok);
1796 o 1798 Litografia (tutte);
1814 La pressa a vapore di Koenig (Grok) o la pressa a vapore del Times di Londra (Copilot);
1886 Linotype (tutte);
1861 Fotocomposizione (Grok);
1904 Stampa offset (solo Gemini);
1930 Xerografia (solo Gemini);
1984 Apple Macintosh (Copilot);
1985 Postscript (Grok e Gemini);
1990 TrueType (Copilot).
Su Bi Sheng, Gutenberg, litografia e Linotype c'è comune accordo. E direi anche su Manuzio, anche se Grok prende la cantonata di ricordarlo per il Bembo anziché per il corsivo.
Che data ci mettereste in più? E quale di queste invece non è poi così significativa?
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