Playwrite Italia Moderna

Nella categoria Calligraphy – Handwritten di Google Fonts il risultato più rilevante è Playwrite Italia Moderna, che porta le firme di TypeTogether, Veronika Burian e Josè Scaglione. 

Si tratta di uno dei font di una grande famiglia che riproduce le calligrafie che si insegnavano e si insegnano ai bambini di tutto il mondo. 

Chi non ci ha mai fatto mente locale può credere che a scuola gli sono state insegnate le stesse lettere dell'alfabeto che vengono insegnate a tutti coloro che usano l'alfabeto latino. In realtà non è così, perché da un Paese all'altro ci sono delle piccole differenze significative in alcune forme e proporzioni, senza contare che esistono accenti particolari e lettere aggiuntive. Inoltre, la calligrafia non resta uguale nel corso del tempo, ma cambia a seconda delle mode ma anche delle tecnologie e dei supporti, oltre che a considerazioni pratiche fatte da coloro che prendono le decisioni. 

Fino ad anni recenti, e mi pare di capire anche tutt'ora, le scuole italiane hanno insegnato una calligrafia fatta di linee sinuose con l'aggiunta di parecchi occhielli sui tratti ascendenti e discendenti. Ma questa cosa ormai è superata, dato che i bambini imparano a leggere e scrivere usando supporti digitali, per cui hanno più familiarità con le lettere stampatelle, che troveranno ovunque nel corso della loro vita.

Quindi gli studiosi hanno elaborato una scrittura corsiva in cui la forma base delle lettera è presa dallo stampatello, con l'aggiunta di qualche accorgimento che permette di unire le lettere tra di loro per scrivere rapidamente a penna.

Ecco, il Playwrite Italia Moderna è appunto il font pensato per questo scopo, mentre il Playwrite Italia Tradizionale è quello che riproduce le forme classiche delle lettere. Anche se io quest'ultimo lo contesto, perché le lettere B e D vengono tracciate alzando la penna dal foglio, mentre su molti abbecedari che si vedono anche online la penna non si alzava: dopo avere tracciato il segno verticale dall'alto in basso, il tratto girava verso sinistra in senso orario per poi riportarsi sulla destra per la pancia o le pance della lettera. 

Entrambi i caratteri sono disponibili anche nella versione Guides, in cui compaiono anche le righe orizzontali come quelle di un quaderno a righe, utili per realizzare i libri che insegnano ai bambini le proporzioni tra la parte centrale delle lettere, le maiuscole e i tratti ascendenti e i tratti discendenti. 

Gli altri risultati Handwritten che il sito considera Rilevanti sono composti di lettere informali stampatelle un po' disordinate: Caveat di Impallari, con asse inclinato in avanti, e Shadows Into Light di Kimberly Geswein, verticale con qualche accenno di inclinazione all'indietro. 

Del resto quelli a lettere unite è più probabile che compaiano nell'altra sottocategoria, Formal. 

Comunque tra i più popolari Handwritten presenti sul sito ne troviamo vari a lettere unite: ad esempio il Pacifico di Vernon Adams al primo posto, adatto per usi display, e il Satisfy di Sideshow, con le aste più sottili, dove le lettere sembrano tracciate con inchiostro liquido. 

Gli Handwritten presenti sul sito sono ben 290, su 1799 famiglie totali. 

Il meno popolare di tutti sarebbe Playwrite Argentina Guides. 

Tutta la parte bassa della classifica è occupata dalle varie versioni nazionali del Playwrite, anche perché se questi font sono utili per impaginare libri scolastici, non sono certo utilizzabili sui siti web. 

Tolti tutti i Playwrite credo che l'Handwriting meno popolare sarebbe il Warnes di Eduardo Tunni, adatto per fare i loghi ma non per la scrittura corrente. 

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