Stampa su t-shirt

Su Youtube si può vedere un video che mostra come si stampa su t-shirt usando una macchina DTG Digital G4.

La maglietta viene posizionata su un apposito carrello facilmente rimovibile che è dotato di accorgimenti per mettere il tessuto in tensione. 

Questo carrello poi scorre all'interno della macchina, dove ci sono vari sensori per gestire le regolazioni a seconda delle esigenze. 

Da notare che nella macchina vengono montate sei cartucce di inchiostro: oltre ai normali colori nero-ciano-magenta-giallo, che sono gli stessi delle normali stampanti da ufficio, ce ne sono due di inchiostro bianco. 

Questo perché mentre nella normale stampa su carta si dà per scontato che il bianco è il colore di sfondo e quindi non va inchiostrato, nelle magliette si può avere a che fare con tessuti di vari colori. 

Nel filmato viene mostrata prima la stampa su maglietta bianca, poi quella su maglietta nera. In questo secondo caso sono previste operazioni aggiuntive: la t-shirt deve essere prima messa in una macchina apposita per un trattamento iniziale, la primerizzazione, poi passata in una pressa. Dopodiché la stampante fa due passaggi: il primo per realizzare la base bianca, e il secondo per aggiungere i colori.

Dopo la fase di stampa è necessario in ogni caso fissare il colore tenendo per alcuni secondi la maglietta nella pressa. 

In conclusione, per far funzionare un laboratorio di stampa diretta su t-shirt sono necessari tre apparecchi: quello per la primerizzazione, la pressa e la stampante vera e propria. 

Stiamo parlando di stampa diretta, che fa uso di macchine molto avanzate tecnologicamente che permettono un risultato di qualità fotografica.

In alternativa le magliette possono stampare in maniera indiretta, ossia realizzando il disegno su un foglio per poi trasferirlo sul tessuto in un secondo momento. Tradizionalmente si stampava su tessuto con la tecnica della serigrafia, ossia facendo passare l'inchiostro attraverso una rete impermeabilizzata in alcuni punti, ma in quel caso si ottenevano stampe monocromatiche e non certo così dettagliate. 

Nel filmato vengono mostrate anche altre caratteristiche della stampante, come quella di prelevare e salvare file direttamente da pennetta Usb, senza bisogno di avere il computer sotto mano, e rapidamente le varie impostazioni nei menù, come la risoluzione che può essere decisa di volta in volta. 

Tra i video simili Youtube consiglia un filmato di 15 minuti che mostra uno stabilimento coreano per la produzione di massa di magliette stampate. 

Qui si lavora su scala molto maggiore rispetto al piccolo laboratorio, a partire dalla fabbricazione delle magliette ritagliando le forme dal tessuto grezzo, ma nella stampa notiamo le stesse fasi: prima viene steso il bianco e poi ci viene aggiunto il colore. 

Sulle macchine si legge la scritta Brother Gtx Pro. Brother è un'azienda che fabbrica anche stampanti da ufficio. 

A differenza delle stampanti da ufficio, dove il processo di stampa avviene all'interno, qui è tutto a vista, quindi si può osservare il disegno che nasce riga dopo riga.

Le magliette vengono poi spostate usando un nastro trasportatore, ma per le operazioni di fissaggio c'è bisogno di un'operatore per posizionarle e rimuoverle dalle presse. 

Le operazioni di stampa vengono eseguite prima che le varie parti della maglietta siano state cucite insieme. 

A differenza di industrie come quella automobilistica dove la catena di montaggio è tutta robotizzata, qui le operazioni di assemblaggio dei tessuti e anche di trasporto da un banco all'altro sono fatte da esseri umani. E' una persona in carne ed ossa che deve far passare i tessuti da unire sotto la macchina da cucire. Come pure le estremità dei fili che spuntano dopo che sono stati separati con le forbici devono essere eliminate mettendole a contatto con una macchina che funziona come un rasoio elettrico. 

La stiratura viene fatta a mano con un normale ferro da stiro. 

Il video si conclude con un'inquadratura del prodotto finito indossato da due manichini. 

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